Trieste, 28 dic - Al primo posto c'è la firma del contratto di
comparto unico e la revisione delle norme sui dirigenti, ma per
l'assessore regionale alla Funzione pubblica, Sebastiano Callari,
"affrontare l'architettura regionale significa soprattutto
rendere l'Istituzione più digitale e meno burocratica, più
efficiente e meno dispendiosa".
In occasione della conferenza stampa di fine anno, Callari ha
ricordato che nel 2018 è stato siglato il contratto collettivo di
comparto unico del personale non dirigente per il triennio
2016-18 (aumenti mensili tra i 60 e gli 80 euro lordi per 13mila
dipendenti). È stata poi approvata la legge regionale 26/2018 in
materia di pubblico impiego regionale e locale che l'assessore
considera "un primo passo verso un testo unico della funzione
pubblica, improntato ad un'ottica di semplificazione e risparmio,
anche nel settore dirigenziale".
Nel pacchetto lavoro, Callari ha evidenziato "l'introduzione
della possibilità di proroga dei contratti a tempo determinato,
anche oltre i 36 mesi, per garantire operatività all'ente e
limitare il precariato, e l'avvio del progetto Vela sul
telelavoro che ad oggi consente a 30 dipendenti, in via
sperimentale, di conciliare i tempi casa-lavoro con maggiore
flessibilità. Risolta, infine, la questione dei 140 ex
provinciali del servizio viabilità passati a FvgStrade".
Altra importante modifica è stata quella relativa alla nomina dei
segretari comunali, che sarà fatta direttamente dal ministero
degli Interni, come avviene nel resto del Paese. "In ogni caso -
ha specificato l'assessore - nel 2019 metteremo mano ad una
riforma del ruolo dei segretari che possa renderci autonomi in
futuro dal ministero, dando il giusto valore a professionisti che
in passato non sono stati adeguatamente valorizzati".
In materia di digitalizzazione e semplificazione burocratica,
Callari ha posto l'accento "sull'assoluta necessità di colmare il
ritardo digitale che coinvolge determinati ambiti della pubblica
amministrazione". Si punta quindi al completamento della Banda
Ultralarga, indicando il 2020 come il termine entro cui
uniformare il servizio in tutta la Regione.
Il piano triennale di sviluppo digitale punta a migliorare
infrastrutture e servizi di e-government per Regione, enti locali
e sanità. Centrale, in questa direzione, sarà l'avvio dello
sportello unico dei servizi al cittadino (Sus), sull'esperienza
dello sportello unico per le attività produttive (Suap).
ARC/SSA/ppd