Domande di contributo entro il 31 marzo
Udine, 13 feb - E' stato approvato il bando per la concessione
di contributi per la realizzazione di attività di prevenzione dei
fenomeni di criminalità organizzata e dei reati di stampo mafioso
e per la promozione della cultura della legalità. Le domande di
contributo dovranno essere presentate al Servizio regionale
polizia locale, sicurezza e politiche dell'immigrazione entro il
prossimo 31 marzo.
Lo rende noto l'assessore alle Autonomie locali, Funzione
pubblica, Sicurezza, Politiche dell'immigrazione del Friuli
Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, illustrando il provvedimento
che disciplina le modalità per la presentazione delle domande per
l'accesso ai contributi e i criteri per la concessione delle
risorse e la loro rendicontazione.
"Le risorse disponibili per il 2021, pari a 7mila euro, - ha
indicato Roberti - sono destinate alla realizzazione di attività
di prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata e dei
reati di stampo mafioso in un'ottica di promozione dello sviluppo
della civile convivenza della comunità regionale, della
diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza
responsabile".
I progetti, che hanno come destinatari diretti gli studenti
delle scuole secondarie di secondo grado della regione, sono
orientati a realizzare attività che includano iniziative di
educazione alla legalità rivolte ai giovani "quali ad esempio -
ha spiegato Roberti - la partecipazione a iniziative di antimafia
attiva, lo scambio di esperienze con realtà impegnate in contesti
di presenza mafiosa, incontri di riflessione e approfondimento
per promuovere la conoscenza dei diversi aspetti del fenomeno
mafioso e delle diverse forme di corruzione".
L'esponente della Giunta Fedriga ha ricordato come i progetti
possono anche riguardare metodologie che valorizzino il
protagonismo giovanile con attività realizzate dai ragazzi:
"quali, a titolo esemplificativo, la realizzazione di video
illustrativi, presentazioni multimediali o siti Internet".
Considerando l'emergenza epidemiologica in atto, il bando prevede
che nei progetti con attività in presenza, vi sia anche l'ipotesi
alternativa di realizzazione mediante l'utilizzo di sistemi da
remoto.
Il provvedimento specifica inoltre i soggetti beneficiari del
contributo, ovvero le associazioni ambientaliste, le
organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione
sociale operanti nel settore dell'educazione alla legalità e del
contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa sul territorio
regionale da almeno due anni.
L'istanza di contributo deve essere redatta, a pena di
inammissibilità, sulla base della modulistica disponibile sul
sito internet regionale www.regione.fvg.it. La domanda può essere
inviata a mezzo posta elettronica certificata (Pec) all'indirizzo
autonomielocali@certregione.fvg.it., consegnata in forma
cartacea al protocollo della direzione centrale autonomie locali,
sicurezza e politiche dell'immigrazione oppure spedita a mezzo
raccomandata con ricevuta di ritorno.
I progetti sono finanziati secondo l'ordine della graduatoria
fino alla concorrenza delle risorse disponibili e devono
svolgersi prevalentemente nel territorio del Friuli Venezia
Giulia.
Quanto ai criteri di valutazione delle proposte, il bando prevede
quelli qualitativi oggettivi e quelli qualitativi valutativi. Fra
i primi rientrano l'ampiezza di coinvolgimento delle istituzioni
scolastiche, il numero di soggetti aderenti alle attività
progettuali, l'apporto di fondi al progetto (pubblici e/o
privati) diversi dal contributo regionale.
Rientrano invece nei criteri qualitativi valutativi, la
congruenza delle attività in relazione agli obiettivi del bando e
del budget finanziario in relazione alle attività previste, la
qualità della proposta progettuale e la capacità del progetto di
approfondire gli aspetti culturali, sociali e politici della
lotta contro la mafia oltre che il coinvolgimento attivo degli
studenti.
ARC/LP/ep
L'assessore regionale alle Autonomie locali, Funzione pubblica, Sicurezza e Politiche dell'immigrazione Pierpaolo Roberti, in una foto d'archivio
Foto Regione FVG