Prot. Civile: Riccardi, in Fvg strumenti di geolocalizzazione evoluti
Trieste, 20 ago - "Il Friuli Venezia Giulia, fra le Regioni che
hanno adottato il numero Unico per le Emergenze - NUE 112, si
avvale di tre sistemi di geolocalizzazione che possono permettere
l'individuazione del punto di chiamata da parte di chi chiede
soccorso. Rispetto a quanto ereditato, nonostante gli errori
possano sempre verificarsi, la situazione è migliorata anche se
ancora molto dobbiamo fare".
Lo ha dichiarato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, a commento di
quella che è una delle notizie della giornata, ovvero la mancata
individuazione di una persona caduta in un crepaccio in una zona
impervia del Cilento e deceduta prima dell'arrivo dei soccorsi.
"Le nostre modalità di geolocalizzazione - ha continuato Riccardi
- ci hanno permesso di intervenire 533 volte solo nel mese di
luglio in casi nei quali l'individuazione del punto di chiamata,
con i normali sistemi, risultava inesatta".
Il vicepresidente ricorda solo uno degli esempi delle ultime
settimane: la chiamata da un luogo di un incidente in val
d'Arzino. "La zona individuata attraverso la cella telefonica -
ha precisato Riccardi - copriva praticamente tutta la strada
provinciale che da Clauzetto sale a sella Chianzutan.
L'attivazione dei nostri sistemi più evoluti ha permesso ai mezzi
di soccorso di individuare il punto esatto dell'incidente con
un'approssimazione di pochi metri". In questo caso i dati e le
posizioni vengono trasferite anche ai mezzi in movimento: questo,
ad esempio, permette all'elicottero di programmare il punto di
ricerca mentre è già in volo, riducendo ulteriormente i tempi di
intervento.
Quali sono quindi le tecnologie che permettono l'individuazione
del chiamante permettendone la sua geolocalizzazione? Quella più
comunemente utilizzata individua la cella telefonica dalla quale
arriva la chiamata: questo solo nelle regioni che come il Friuli
Venezia Giulia hanno attivato il NUE 112. Nelle zone impervie,
però, dove la copertura della singola cella può raggiungere
parecchie decine di chilometri quadrati questa soluzione può
risultare non sufficiente.
Il secondo sistema di geolocalizzazione è una app che si scarica
gratuitamente sul telefonino e si chiama "Where are U": il solo
avvio dell'applicativo permette la trasmissione dati e quindi la
localizzazione automatica dell'utente. Nonostante la sua
semplicità e gratuità è scaricata poco dagli utenti: lo
dimostrano le 60 chiamate al mese che arrivano attraverso di essa
al NUE 112, a fronte delle oltre 1000 per effettive emergenze e
2000 totali. La app è molto precisa: per essere individuati è
sufficiente la chiamata. Da rilevare che questa app permette
anche chiamate "mute": ad esempio nei casi in cui non si può
parlare invia ugualmente un segnale di pericolo alla centrale
individuando il chiamante e la sua posizione.
Infine il terzo sistema di geolocalizzazione si chiama FlagMii e
funziona in maniera semplice e intuitiva: all'utente che ha
chiamato il 112, viene inviato un SMS la cui sola apertura dà
avvio all'autorizzazione formale del trattamento dei dati
personali e invia automaticamente i dati necessari alla sua
geolocalizzazione con precisione dell'ordine di qualche metro.
Condizione per il funzionamento di FlagMii è che sul cellulare
siano attivi fonia e dati mobili.
"In futuro, per situazioni eccezionali, a tutela di
escursionisti, alpinisti e di coloro che si recano in zone
particolarmente impervie - ha concluso Riccardi - stiamo pensando
a ulteriori protocolli e tecnologie di geolocalizzazione dotate
di servo accelerometro che si attiva automaticamente nel caso in
cui chi lo porta subisca un'accelerazione o una decelerazione
superiori a valori normali. Potrebbero essere degli strumenti da
distribuire anche nei rifugi o alberghi per dotare chi va in
montagna di un ulteriore elemento di tutela della propria
salvaguardia".
Infine un dato sull'attività estiva della centrale NUE 112: nel
mese di luglio sono state ricevute 2.018 chiamate al giorno, di
queste la metà sono state filtrate. All'inizio del mese di agosto
si è arrivati, in un solo giorno a superare le 2.800 chiamate.
ARC/PPD/com
Postazione del Numero Unico per le Emergenze (NUE) 112, nella Centrale operativa della Protezione civile del FVG a Palmanova
Foto Regione FVG
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