Udine, 9 feb - "Chi mente e mistifica i fatti storici legati
al dramma delle foibe, disonorando i tantissimi morti innocenti,
merita solo di essere a sua volta dimenticato e quindi punito con
l'indifferenza".
Lo ha detto l'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli
partecipando a Udine in sala Aiace alla presentazione del libro
"La stanza di Piera" scritto da Stefania Conte e pubblicato da
Morganti. Alla presenza dell'autrice e dell'editore,
dell'assessore comunale alla Cultura Fabrizio Cigolot ed Elio
Varutti dell'associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di
Udine, l'esponente dell'esecutivo Fedriga ha voluto porre in
evidenza il significato del Giorno del ricordo, di cui il romanzo
narra alcune pagine dei drammi e fatti accaduti al termine della
seconda guerra mondiale.
"Il primo ringraziamento - ha detto Gibelli nel suo intervento -
lo rivolgo all'autrice perchè scrivere una storia come quella
narrata nel romanzo significa vivere comunque il grande dolore
patito da quanti hanno perso la vita infoibati nelle cavità
carsiche e da coloro che sono stati cacciati dalle proprie case.
Il secondo ringraziamento va a Morganti, editore coraggioso, il
quale senza indugi ha deciso di pubblicare il libro di Stefania
Conte".
"Iniziative come quelle di stasera, nell'ambito del Giorno del
Ricordo - ha aggiunto Gibelli - sono anche un'occasione per non
dimenticare quanto accadde al termine della Seconda Guerra
Mondiale e dare importanza a chi, con grande fatica, vuole
restituire dignità alle tante persone assassinate e a tutti
coloro che sono stati cacciati dalle proprie case per la sola
colpa di voler essere italiani. Tutte queste vittime hanno dovuto
vivere anche un secondo strazio, ossia la mistificazione di quei
fatti accaduti perché il loro dramma è sparito dalle pagine dei
libri di storia. Finalmente, anche se da non molto, si è riusciti
a fare luce su quei fatti ridando il valore a quella tragedia,
nonostante vi siano dei rigurgiti da parte dei nipoti indegni di
quella intellighenzia di sinistra che aveva invece una sua
dimensione culturale. Queste persone non meritano altro che
essere dimenticati nell'indifferenza. Solo partendo dai fatti
reali - ha concluso l'assessore regionale - si possono scalfire i
muri di diffidenza costruiti nei decenni e qualcuno ancora prova
a rialzare".
La stanza di Piera, ambientato al tempo dei fatti accaduti in
Europa durante la Seconda Guerra Mondiale, è un romanzo storico e
esistenzialista. L'Istria, prima e immediatamente dopo il 1943,
fa da palcoscenico principale alle vite di coloro che hanno
risposto alla dominazione italiana, tedesca e jugoslava, con la
paura, lo spaesamento, il dolore, la speranza, la gioia, la
tolleranza, l'accettazione ideologica e con l'odio etnico.
ARC/AL/ma
L'intervento dell'assessore regionale Tiziana Gibelli alla presentazione del libro La stanza di Piera.