Demanio marittimo: Callari, serve norma transitoria fino alle gare
Udine, 16 nov - "Il governo definisca la cornice normativa
entro cui muoversi e fissi un periodo transitorio con regole
chiare per la gestione delle attuali concessioni balneari fino
all'indizione delle gare richieste dall'Europa". È questa la posizione espressa dall'assessore regionale al
Patrimonio e demanio del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano
Callari, a margine della riunione della Commissione demanio della
Conferenza delle Regioni presieduta dall'assessore ligure Marco
Scajola e alla quale stamattina ha preso parte anche il ministro
del Turismo Massimo Garavaglia. L'incontro è stato promosso per discutere una posizione comune
tra le varie Regioni che hanno coste marittime, all'indomani
della sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato
illegittima la norma statale che proroga al 2033 le attuali
concessioni balneari; con la stessa pronuncia il Consiglio di
Stato ha fissato al 31 dicembre 2023 il temine ultimo per
riassegnare le concessioni tramite gare pubbliche, nel rispetto
della direttiva europea sulla libera concorrenza. Callari è entrato nel merito della sentenza dichiarandola
"inopportuna e abnorme poiché il Consiglio di Stato doveva
limitarsi a dire se la norma sia legittima o meno e non
intervenire anche su scelte di natura politica". "La sentenza pone comunque l'evidenza della necessità di mettere
una parola definitiva su una questione annosa e su questo tutte
le Regioni e il governo concordano; siamo cittadini europei
sempre e se la norma europea tutela la concorrenza allora è
giunto il momento di fare una norma statale che si adegui alla
direttiva". Callari però ha evidenziato anche "la necessità di
tutelare migliaia di posti di lavoro" e ha accolto positivamente
la proposta del ministro di condividere le regole per l'indizione
delle gare prevedendo anche forme di indennizzo o diritti di
prelazione per gli attuali gestori. "Pertanto - ha concluso Callari - ritengo che la strada corretta
sia stabilire un periodo transitorio opportuno, che non può
essere quello nei termini fissati dal Consiglio di Stato,
affinché le deroghe vengano stabilite dalla politica anche
attraverso un confronto costante con l'Unione europea". L'assessore nel corso della riunione, ha chiesto al ministro di
intervenire anche sulla questione dei canoni, relativamente
all'articolo 100 del "Decreto Agosto" che impone il pagamento di
2.500 euro anche al titolare di un piccolo posto barca.
ARC/SSA/gg
L'assessore regionale al Patrimonio e demanio, Sebastiano Callari
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