La Giunta Regionale


23.06.2022 15:59

Agricoltura: Zannier, Fvg avrà meno misure e più efficaci su nuova Pac

Precenicco, 23 giu - "A fronte di una programmazione agricola comunitaria che si estende su un raggio temporale più breve, concentrato in pochi anni e con minori risorse, sarà necessario attivare un numero congruo di misure, penso a non più di una ventina, ovvero circa la metà di quelle attuali, per non disperdere i fondi ed incidere sul comparto con interventi diffusi e non frammentari".
È quanto ha affermato l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, intervenuto oggi a Precenicco all'assemblea dei delegati di Confagricoltura Fvg. All'esame dell'assemblea, oltre al bilancio di attività dell'associazione, anche una disamina delle principali novità della nuova Politica agricola comunitaria (Pac) e delle politiche regionali di approccio alla stessa.
Zannier si è detto preoccupato per il calo generale di risorse e per la sottrazione di competenze alle Regioni rilevando in particolare come "sia previsto un intervento pesante sul primo pilastro, che riguarda gli aiuti diretti, che porterà a breve termine effetti enormi sulle imprese agricole. Sul secondo pilastro, invece, vengono distolte risorse dalle regioni verso i fondi nazionali, chiedendo al contempo un accordo sulla distribuzione della quota rimanente tra regioni e province autonome".
L'assessore è tornato poi sulla scelta del Friuli Venezia Giulia di dotarsi di un organismo pagatore regionale autonomo "operazione che sarà supportata dall'acquisizione di nuovo personale: con concorsi partiranno il prossimo mese per costituire l'organico entro fine anno - ha specificato Zannier -; sono già messe a bilancio anche le risorse per il sistema informatico ed entro l'anno speriamo di inoltrare la domanda di riconoscimento al Ministero che avrà 8 mesi per rispondere. È plausibile, pertanto, che l'organismo sarà operativo per i pagamenti dal 2024".
L'assessore ha rivendicato l'impegno della Regione sul piano legislativo per intervenire sulle filiere produttive innovative e sulla semplificazione delle procedure per la richiesta dei contributi. Quanto ad eventuali misure di ristoro a fronte del caro prezzi e materie prime Zannier ha chiarito che queste competono allo Stato perché la Regione non ha margini per agire sulla spesa corrente. Zannier ha poi spronato Confagricoltura a "proseguire nella collaborazione e cooperazione tra le varie associazioni di categoria per fare sistema di fronte alle criticità che perdureranno nei prossimi anni, a cominciare dalla siccità che ormai è un fenomeno contingente che necessita di soluzioni lungimiranti e non emergenziali".
L'assemblea dei delegati di Confagricoltura Fvg ha ospitato il convegno "Le aziende agricole del Friuli Venezia Giulia di fronte alle nuove sfide: riforma della Politica agricola comunitaria, transizione energetica e sostenibilità" con gli interventi di Vincenzo Lenucci, direttore Area politiche europee e internazionali, competitività e centro studi e Donato Rotundo, direttore area sviluppo sostenibile ed innovazione di Confagricoltura nazionale.
La Pac cambierà completamente nel 2023 con l'inserimento di nuovi obiettivi, di natura ambientale e sociale, e di nuove misure in risposta alla perturbazione complessiva dei mercati prodotta dalla crisi pandemica e dalla guerra in Ucraina. A ciò si affiancherà un nuovo accordo sul Piano di sviluppo rurale. La programmazione 23-27 mette a disposizione 36 miliardi di euro (7 miliardi all'anno circa) di cui 28 miliardi derivano da risorse comunitarie e circa 8 miliardi dal cofinanziamento nazionale degli Stati membri.
Le principali novità sono due: da un lato, al piano strategico nazionale faranno riferimento tutti i pagamenti diretti, lo sviluppo rurale e l'Ocm di settore. Dall'altro, a fronte dei nuovi obiettivi che puntano soprattutto al riequilibrio tra grandi aziende e piccole aziende, al ricambio generazionale, alla transizione energetica, alla sostenibilità sociale del settore, le risorse a disposizione saranno inferiori (per l'Italia circa il 2 per cento in meno a prezzi correnti, che diventa il 15 per cento a prezzi costanti). Le risorse che spettano al Friuli Venezia Giulia ammontano a 230 milioni di euro circa, secondo la ripartizione su base regionale approvata dalla Conferenza delle Regioni lo scorso 21 giugno. Di questi, 93 milioni di euro sono fondi Feasr e 135 milioni derivano dal cofinanziamento nazionale, di cui 40 milioni (poco meno del 30 per cento) da imputare a risorse regionali in cofinanziamento.
Nella sua relazione il presidente di Confagricoltura Fvg, Philip Thurn Valsassina, si è soffermato sul tema della siccità ribadendo che non si tratta più di un'emergenza ma di una contingenza: il tavolo di crisi sull'acqua, infatti, viene convocato annualmente da anni. Sul piano strettamente operativo, il bilancio dell'attività registra 1800 aziende che si sono rivolte nel 2021 a Confagricoltura per la domanda unica Pac con procedimenti che incidono su 50mila ettari per un valore complessivo di circa 13 milioni di euro. È stato rinnovato il contratto degli operai in tutta la regione; attualmente sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto regionale degli impiegati. Tra le azioni principali perseguite a livello regionale vi è la costituzione del Consorzio della canapa, la fondazione di Agrifood e Bioeconomy a cui Confagricolura ha aderito assieme ad altri 33 enti e associazioni regionali e al sistema delle Casse di credito cooperativo. ARC/SSA/gg