Istruzione: Rosolen, bene risultati Fvg su riconoscimento precoce Dsa
Trieste, 9 nov - "L'impegno della Regione a sostegno del Burlo
Garofolo e con il supporto dell'Ufficio scolastico regionale
nell'identificazione precoce dei disturbi specifici
dell'apprendimento [Dsa] è un'azione doverosa. Nella giornata in
cui ricorre l'anniversario del crollo del Muro di Berlino,
dobbiamo pensare a quanti muri si alzano per ogni bambino che
manifesta un problema nel suo percorso di conoscenza e di
interazione sociale".
Con queste parole l'assessore regionale all'Istruzione e alla
Famiglia Alessia Rosolen ha aperto il webinar organizzato da
Anastasis sul progetto dedicato ai Dsa promosso in Friuli Venezia
Giulia e giunto alla sua seconda edizione. Il programma, nella
prima annualità, ha interessato in ambito regionale 640 bambini
iscritti alle seconde classi primarie e si è avvalso della
piattaforma Online InTempo, strumento innovativo per
l'identificazione precoce dei Dsa e per il potenziamento a fronte
della verificata sussistenza dei disturbi. Lo screening ha quindi
portato a individuare 127 soggetti che sono stati destinatari di
un processo di potenziamento dal quale è emerso che ben 68 alunni
si sono rimessi in carreggiata o hanno ottenuto importanti
miglioramenti.
La seconda annualità del progetto, già avviata, vedrà la
partecipazione di 38 istituti comprensivi del Friuli Venezia
Giulia (4 di Gorizia, 6 di Trieste, 12 di Udine e 16 di
Pordenone) su un campione iniziale di 1042 alunni. Alla fase di
formazione dei docenti seguirà ora lo screening degli alunni, una
nuova fase di formazione dei docenti sulle tecniche di
potenziamento, il potenziamento degli alunni e la valutazione
finale sui risultati conseguiti.
Lo screening, come ha spiegato la dottoressa Isabella Lonciari
del Burlo, permette di acquisire la distinzione fondamentale tra
'difficoltà' e 'disturbo' dell'apprendimento, mentre il dottor
Thomas West ha evidenziato l'importanza della variabile della
lingua madre non italiana di cui va tenuto conto sia nella
ricognizione iniziale sia nei processi di potenziamento.
"Con questo progetto - ha commentato infine Rosolen - è stata
messa a punto un'iniziativa strutturata, che combina strumenti di
screening, formazione e potenziamento. Un ottimo lavoro che ha il
merito di evitare che i disturbi specifici dell'apprendimento,
non adeguatamente interpretati, vengano patologizzati e
diventino, così, piccoli ma gravi e persistenti muri che
ostacolano lo sviluppo di studio e di vita degli alunni".
ARC/PPH/gg
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