Istruzione: Rosolen, fondamentale garantire studio ad alunni malati
A progetto "Tempo di cura" 160mila euro
Trieste, 9 nov - "Garantire il diritto allo studio a chi si
trova ricoverato o in condizioni di infermità è una priorità
tassativa dell'Amministrazione regionale e una sfida in cui
dialogano attori pubblici con il supporto del volontariato per
sostenere gli alunni che vivono una fase delicata della loro vita
lontano dai banchi di scuola".
Con questa riflessione l'assessore regionale all'Istruzione
Alessia Rosolen ha accompagnato l'approvazione da parte della
Giunta regionale del progetto e dello schema di convenzione degli
interventi a favore degli alunni ricoverati nelle strutture
ospedaliere e nel proprio domicilio. Del progetto, che si pone in
continuità con quanto realizzato nei precedenti anni scolastici
2019-2020 e 2020-2021 e cui viene assegnata una disponibilità di
160mila euro, è capofila l'Istituto comprensivo Dante Alighieri
di Trieste.
"Tempo di cura e pillole di benessere" - così s'intitola il
programma d'istruzione in ospedale e a domicilio - coinvolge
tutto il territorio regionale con le strutture e sanitarie e gli
istituti scolastici e ha anzitutto l'obiettivo di permettere agli
alunni, nonostante la temporanea malattia, di vivere esperienze
positive all'interno di un contesto in cui si sentano accolti e
valorizzata e di garantire loro opportunità di crescita culturale
anche grazie a interventi che utilizzino strategie multimediali e
informatiche.
Il progetto prevede lo sviluppo di modelli di didattica
innovativa e integrata tra insegnanti ed esperti/educatori del
mondo dell'associazionismo per lo sviluppo delle competenze
trasversali, con un solido raccordo tra i docenti delle scuole di
provenienza e un coordinamento tra tutte le figure di docenti,
sanitari e volontari.
"È assolutamente fondamentale scongiurare l'abbandono scolastico
in questi casi - ha rilevato Rosolen - ed evitare l'isolamento,
ricreando condizioni di continuità e di normalità e realizzando
servizi di accoglienza per fratelli e sorelle cui sia impedita la
frequenza scolastica a tutela del familiare malato. Questo
progetto è un grande gioco di squadra in cui tutte le
professionalità pubbliche e l'impegno generoso dei volontari
convergono a proteggere percorsi di vita esposti alla fragilità".
ARC/PPH/gg
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