Lavoro: Rosolen, 9 mln da Fse per incentivi a imprese e smart working
Trieste, 17 ott - Sei milioni di euro per incentivi alle
imprese per l'assunzione di disoccupati con contratti di lavoro a
tempo determinato o a tempo indeterminato e tre milioni destinati
all'acquisto di dispositivi digitali, all'adozione di
strumentazione informatica e alla formazione specializzante per
lo smart working. In totale quindi nove milioni di euro attinti
dal Fondo sociale europeo per fronteggiare l'urto dell'ondata
autunnale dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.
È quanto approvato dalla Giunta regionale su proposta
dell'assessore al Lavoro e Formazione, Alessia Rosolen, secondo
la quale "alla luce degli sviluppi recenti e in considerazione
delle effettive esigenze del nostro sistema sociale ed economico,
abbiamo ritenuto opportuno e doveroso modificare e integrare il
documento 'Pianificazione periodica delle operazioni-Ppo' e
rimpinguare due capitoli creati la scorsa primavera. La prima
misura, finalizzata a nuove assunzioni di disoccupati con
contratti di lavoro a tempo determinato o a tempo indeterminato,
assiste a un intervento molto rilevante, che porta quasi a
raddoppiare il budget previsto originariamente. Dai tre milioni e
mezzo iniziali siamo saliti a 6 milioni per accogliere le domande
pervenute fino al mese di luglio".
"Rispetto alle linee del Pal regionale (Politiche attive del
lavoro) che circoscrivono l'ambito di utilizzo di incentivi per
assunzioni a tempo indeterminato, con il piano straordinario per
il Covid-19 abbiamo scelto di allentare i vincoli, fornendo
l'incentivazione a favore delle imprese anche per assunzioni a
tempo determinato - ha precisato Rosolen -. È una scelta politica
dettata dalla straordinarietà dell'evento. Oggi la priorità è
dare risorse e farlo in tempi rapidi, al netto di scelte
strategiche che non rinneghiamo, ma che dobbiamo essere pronti a
piegare rispetto a una situazione che richiede la massima
flessibilità".
"L'altro intervento è costituito dall'erogazione di un contributo
a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi per l'adozione e
l'attuazione di piani aziendali di smart working - ha chiarito
l'assessore -. L'obiettivo è favorire l'alleggerimento dei
vincoli connessi dalla localizzazione della prestazione
lavorativa, lasciando al lavoratore la libertà di scelta,
garantendo contestualmente la produttività, il benessere e la
tutela della salute. L'emergenza ancora in corso ci ha indotto a
immaginare formule lavorative alternative a quelle tradizionali,
che sembrano imprescindibilmente legate alla presenza fisica di
tutti i lavoratori. Ai 2,4 milioni originari si sommano 200mila
euro, ai quali si aggiungono ulteriori 400mila euro per
l'acquisizione di circa 450 postazioni di lavoro per
l'Amministrazione regionale. Sono quindi 600mila euro distribuiti
tra privati e pubblica amministrazione per consentire
l'effettuazione del lavoro da casa, in una condizione di
sicurezza che, allo stato, costituisce un aspetto inevitabilmente
prioritario".
ARC/MA/ep
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