"Serve personale per molti ruoli. Obiettivo regionalizzazione"
Trieste, 13 ott - "Non ho mai minimizzato i problemi della
scuola, li ho anzi denunciati con una lettera indirizzata il 20
giugno al ministro Bussetti, tre settimane dopo l'insediamento
della Giunta Fedriga".
Lo evidenzia l'assessore all'Istruzione del Friuli Venezia
Giulia, Alessia Rosolen, sottolineando come "in questi mesi
abbiamo organizzato numerosi appuntamenti sul territorio, alla
presenza del direttore dell'ufficio scolastico, Igor Giacomini,
per redigere un piano di dimensionamento della rete scolastica
che rispondesse alle richieste e alle esigenze delle diverse aree
della regione".
"Abbiamo già incontrato, insieme al governatore Fedriga, il
ministro Bussetti a Roma nelle scorse settimane - prosegue
Rosolen - per ribadire l'urgenza di mettere mano a un settore in
grande sofferenza. Venerdì prossimo, 19 ottobre, finalmente,
apriamo un tavolo tecnico al Ministero con l'obiettivo di
ottenere personale sia per l'Ufficio scolastico regionale sia per
altri ruoli, oltre che definire ufficialmente il percorso che
porta alla regionalizzazione del comparto".
"Il tavolo romano - spiega l'assessore Fvg - dovrà essere una
tappa fondamentale nel nostro percorso di ricostruzione del
settore dell'istruzione. Il processo è molto delicato e servono
azioni concrete, non annunci. Rilevo che la politica, troppo
spesso, soffre di annuncite cronica, patologia da cui cerco di
stare alla larga".
"È doveroso e incontrovertibile ricordare - aggiunge Rosolen -
che una delle cause dei mali va ricercata nel declassamento
dell'Ufficio scolastico regionale nel 2014. Quel passaggio, unito
al blocco del ddl in commissione paritetica del 2016, ha
azzoppato il comparto, assieme alla cosiddetta Buona Scuola,
tanto da creare una situazione che rasenta il grottesco: il
Friuli Venezia Giulia, regione autonoma a statuto speciale, si
trova infatti a rincorrere le regioni ordinarie sul tema delle
competenze nella scuola".
"Inutile piangere sul latte versato - commenta l'assessore - ma
non accetto che questa Giunta regionale paghi per responsabilità
non sue. La cosiddetta Buona Scuola ha prodotto molte conseguenze
ma mi sfuggono quelle buone".
"Ogni contributo reale e intellettualmente onesto sarà
considerato e accolto", annuncia Rosolen, confermando di essere
"sinceramente felice che la scuola sia nuovamente centrale nel
dibattito politico. Però non bastano le prese di posizione,
ognuno deve contribuire, compatibilmente con il proprio ruolo e i
limiti che ne conseguono. Da una vita in molti, troppi,
pontificano sulla scuola che, nella realtà, giace in una
condizione di desolante abbandono".
"Oggi - afferma ancora l'assessore all'Istruzione - la priorità è
dare personale all'Ufficio scolastico per il suo coordinamento e
per coprire almeno i buchi. Il secondo passo sarà riportare
l'Ufficio regionale al livello che gli compete per avere maggiori
margini di manovra e più potere gestionale. L'obiettivo -
conclude Rosolen - era e resta la regionalizzazione".
ARC/COM/fc
L'assessore all'Istruzione del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen
Foto Regione FVG