Trasporti: Amirante, in regione più progetti di mobilità condivisa
L'assessore a Roma alla Conferenza sulla sharing mobility. Dati
positivi anche dal Trasporto pubblico locale Pordenone, 5 ott - "Dai dati presentati e discussi nel corso
della settima Conferenza della sharing mobility riguardanti il
Friuli Venezia Giulia emergono diversi aspetti positivi. In primo
luogo, sono due i territori provinciali in cui si fanno progetti
di mobilità condivisa con biciclette e monopattino, a Trieste si
è aggiunto il Pordenonese. Altro dato molto interessante riguarda
i tre progetti pilota sulla mobilità a chiamata previsti da Tpl
Fvg per il trasporto pubblico locale. Il nuovo servizio di corse
notturne a Trieste che si è aggiunto al servizio che era già
operativo sul diurno, mentre il terzo progetto riguarda la Val
Degano in Carnia. La Regione è dunque già partita verso quella
che sarà la grande transizione del trasporto pubblico e del
trasporto più in generale".
Lo ha detto questo pomeriggio l'assessore regionale alle
Infrastrutture e territorio Cristina Amirante partecipando, a
Roma, alla Settima Conferenza nazionale dell'Osservatorio Sharing
mobility - dal titolo "Lesscars drives decarbonization" -
promossa da ministero delle Infrastrutture e trasporti, ministero
dell'Ambiente e della sicurezza energetica e dalla Fondazione per
lo sviluppo sostenibile. Un importante appuntamento nel quale l'Osservatorio (che ha tra i
suoi obiettivi quello di stimolare i cittadini ad abbandonare il
veicolo privato e utilizzare i mezzi di trasporto pubblici e
condivisi ripensando radicalmente le proprie abitudini in materia
di mobilità) ha fatto il punto sui dati 2022-23 e sulle tendenze
della sharing mobility nazionale. "La nostra regione - ha aggiunto l'assessore - ha da sempre alti
tassi di motorizzazione dovuti alla particolare conformazione
territoriale e alla dispersione della popolazione residente
sull'intero territorio, dalla costa alla montagna. Questo rende
difficile una presenza molto capillare del servizio pubblico. Ma
i dati più recenti sull'uso del trasporto pubblico - sostiene
Amirante - sono piuttosto incoraggianti: nel territorio dell'ex
provincia di Pordenone, ad esempio, il dato arriva a oltre il 30
per cento. Considerando poi che anche il tasso della ciclabilità
è in forte incremento, nonostante il tasso di motorizzazione
tendenzialmente elevato abbiamo anche i presupposti e le
progettualità per migliorare". L'assessore ha quindi illustrato alcune azioni volte a migliorare
la mobilità. "Un miglioramento si può certamente ottenere - ha
detto - lavorando anche sull'intermodalità attraverso la
creazione di poli di scambio tra mezzi privati e servizio
pubblico. Sistemi che incentivino l'utilizzo dell'auto per
arrivare in prossimità dei grandi centri urbani, senza però
entrare all'interno delle città. Per esempio, per raggiungere
Trieste mi fermo nel parcheggio dell'aeroporto e lì trovo un
treno navetta, con modalità di tariffazione e prenotazione unica,
fino in centro città". Amirante torna poi sulle sperimentazioni volte ad aumentare la
capillarità nella presenza del servizio di trasporto pubblico.
"L'altro fronte che può aiutarci ad abbassare il livello di
motorizzazione - spiega l'esponente della Giunta regionale - è
quello del servizio a chiamata dei mezzi pubblici. Un sistema che
può essere maggiormente funzionale nelle zone più decentrate e
distanti dai centri urbani, dove il servizio di linea non può
essere sempre garantito. Con il servizio a chiamata, il bus
utilizza le fermate delle linee del Tpl ma solamente sulla base
delle richieste e delle prenotazioni effettuate dagli utenti. Una
prestazione - ha concluso l'assessore - che consente di ridurre
le corse a vuoto e di utilizzare mezzi più piccoli e per questo
più economici ed ecologici, in quanto ibridi o elettrici".
ARC/LIS/ma
L'assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante alla Conferenza nazionale sulla sharing mobility a Roma
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