Infrastrutture: Amirante, lezione Vajont è analizzare e non affrettare
Maniago, 25 mar - "La lezione che dovrebbe averci tramandato il
disastro del Vajont è la necessità di avere pazienza e di
prendersi il tempo per assumere la miglior decisione possibile". È il monito che l'assessore regionale a Infrastrutture e
territorio Cristina Amirante ha lanciato intervenendo a Maniago a
chiusura della presentazione del numero 394 di Rassegna Tecnica,
la rivista di riferimento dell'Ordine degli ingegneri del Friuli
Venezia Giulia interamente dedicata al sessantesimo anniversario
della tragedia del Vajont. I lavori sono stati aperti dal presidente del Consorzio NIP
Renato Piazza e dagli interventi a cura dell'Ordine degli
ingegneri della provincia di Pordenone. "Nel 2024 - ha spiegato l'esponente della Giunta regionale - ogni
decisione in merito a grandi opere e infrastrutture può essere
anticipata da un patrimonio di dati molto approfonditi che
accompagnano il processo decisionale e che non erano disponibili
negli anni '60 del secolo scorso con l'accuratezza e la
precisione di cui possiamo dotarci oggi. Soprattutto quando
parliamo di opere e interventi che sono conseguenza di fenomeni
climatici estremi, dobbiamo porre molta attenzione all'evoluzione
degli eventi". L'assessore ha poi fatto esplicito riferimento alle frane di
Clauzetto e passo Monte Croce Carnico "dove l'interruzione della
viabilità è stata determinata da frane scatenate da agenti
climatici particolari che non hanno esaurito ancora i propri
effetti. Pertanto, abbiamo il dovere di comprendere innanzitutto
quale sia il modo migliore per intervenire in sicurezza senza che
nessuno si faccia male nella fase di opera e nell'utilizzo delle
nuove infrastrutture stradali. Il monito del Vajont è di non
seguire rapide e facili soluzioni ma di cercare la soluzione
migliore anche se questa richiede più tempo".
ARC/SSA/gg
L'assessore regionale Cristina Amirante nel corso del suo intervento
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