La Giunta Regionale


19.03.2024 09:52

Viabilità: Amirante, via studio fattibilità su strada Camolli Casut

L'assessore ha incontrato i sindaci di Sacile, Fontanafredda e Brugnera: necessario ridurre incidentalità nell'area

Pordenone, 18 mar - "In accordo con i sindaci dei tre Comuni interessati dal passaggio della Strada provinciale 50 e della viabilità connessa in località Camolli Casut, si è deciso che l'Edr di Pordenone avvierà uno studio di fattibilità comparativo per capire quale sia la soluzione più adeguata per modificare la viabilità esistente al fine di renderla più sicura e con l'obiettivo di ridurre l'alta incidentalità". Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, a margine dell'incontro avuto con i sindaci Carlo Spagnol (Sacile), Michele Pegolo (Fontanafredda) e Renzo Dolfi (Brugnera), oltre che con i vertici dell'Ente di decentramento regionale di Pordenone, per valutare la progettualità da intraprendere al fine di aumentare la sicurezza lungo la Strada provinciale 50 che, partendo dallo snodo autostradale dell'A28, attraversa la frazione di Camolli Casut.

L'arteria stradale, più volte negli anni teatro di incidenti stradali dall'esito anche drammatico, attraversa le località a cavallo dei territori comunali delle tre Amministrazioni confinanti incrociando anche via Chiaradia, altra strada che presenta elementi di pericolosità. Un tratto importante sul quale negli anni si sono concentrate richieste di interventi - recentemente anche una petizione popolare - per ridurre la pericolosità dovuta anche alla velocità che viene raggiunta anche dai mezzi pesanti provenienti dall'autostrada.

"Le alternative progettuali - ha spiegato Amirante - che saranno comparate riguarderanno l'ipotesi di un allargamento di via Chiaradia per assecondare la direttrice di traffico garantendo però ai frontisti maggiore sicurezza attraverso un marciapiede o una banchina ciclopedonale, oppure la declassificazione della provinciale 50 trasformandola in viabilità locale e dotandola di rallentatori, o altri dispositivi di sicurezza, e di un percorso ciclopedonale. Oppure ancora - è la terza ipotesi che rientrerà nello studio - l'allargamento dell'attuale provinciale 50 - nel tratto in cui assume la denominazione di Strada Casut - prevedendo anche in questo caso un percorso ciclopedonale e chiudendo al traffico pesante via Chiaradia e costringendo i mezzi a risalire lungo via Casut verso l'autostrada A28".

"Le tre opzioni - ha precisato l'assessore - vanno analizzate ed esplorate proprio per valutare i vantaggi e gli svantaggi delle rispettive ipotesi e le ricadute sull'intero assetto viario della zona. Successivamente, in base anche alla valutazione di natura economica, si deciderà quale progettazione intraprendere. In modo da realizzare - ha evidenziato l'esponente dell'Esecutivo - l'assetto viario più adeguato sia rispetto alle necessità di passaggio del traffico legato alle aree industriali, sia alle necessità delle comunità locali che avanzano la necessità di ridurre l'incidentalità e i rischi derivanti dalla viabilità attuale". ARC/LIS/ma