Udine, 27 nov - "Il ruolo delle piccole e medie imprese è
fondamentale per l'economia del Friuli Venezia Giulia, così come
per quella dell'Italia, e occorre mettere questa realtà
produttiva, che finora ha assicurato tenuta alla crisi, nelle
condizioni di poter guardare al futuro con prospettive favorevoli
e con la capacità di saper investire e progettare il domani".
È quanto affermato a Udine dall'assessore regionale alle Attività
produttive, Sergio Emidio Bini, intervenendo all'evento
organizzato da Confartigianato Imprese per celebrare il
ventennale dalla costituzione.
Bini ha preso parte a una tavola rotonda sul tema "20 anni...
passato, presente e futuro-innovazione, sviluppo e futuro per le
Pmi" assieme all'economista Carlo Cottarelli, direttore
dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani, e Graziano
Tilatti, presidente di Confartigianato-Imprese Udine.
I relatori, dopo l'introduzione del presidente della sezione Pmi
di Confartigianato Udine, Giuseppe Tissino, hanno sviluppato
un'attenta disamina tra problematiche, criticità, aspettative,
attese e opportunità del mondo dell'arte dei mestieri, in
particolare modo per quanto riguarda le piccole e medie imprese
che, ha rilevato Cottarelli, incontrano le medesime difficoltà
sull'intero territorio nazionale, a cominciare proprio
dall'eccessivo carico burocratico che, in Italia, costa loro ogni
anno 31 miliardi di euro.
Una valutazione, quella di Cottarelli, che, assieme ad altre
osservazioni dell'economista, è stata pienamente rafforzata da
Bini, il quale ha ribadito che le Pmi sono una ricchezza per
l'economia italiana ma occorre cominciare a comprendere che per
far ripartire il Paese è necessario metterle in grado di stare
sul mercato, privilegiando il sostegno al reddito da lavoro
piuttosto che a quello di cittadinanza.
L'assessore ha ricordato di essere stato colpito, fin dall'inizio
del mandato in Regione, dalla mole di adempimenti burocratici ai
quali gli artigiani debbono sottostare quotidianamente, ma anche
dal fatto che, spesso, alla diligenza delle Pmi nell'adempiere
alle procedure e ai controlli non corrisponde una risposta celere
alle loro istanze di sostegno o alle richieste di agevolazioni.
Una situazione che, oltre a ridurre la credibilità del sistema,
fa vacillare una rete di piccole aziende che, da sempre, nella
nostra realtà costituisce la struttura portante dell'economia
nonostante, ha precisato Bini, abbia risentito della crisi
considerando che, in dieci anni, in Friuli Venezia Giulia si sono
persi 6.500 posti di lavoro e che, considerando il Roe, l'indice
medio dei risultati economici, le aziende artigiane della nostra
regione sono all'ultimo posto rispetto alle altre realtà del
Nordest.
Questo avviene anche in una realtà virtuosa sotto il profilo
imprenditoriale, ma anche per quanto attiene la pubblica
amministrazione. La Regione, ha spiegato l'assessore, è stata
accreditata di un rating alto dalle agenzie di valutazione
economica, consentendoci di investire a sostegno del settore
delle piccole e medie imprese in un processo di ammodernamento
dell'apparato che si concretizzerà mettendo a disposizione
servizi più efficienti, in grado di rispondere rapidamente alle
esigenze degli imprenditori che, da parte doloro, dovranno essere
capaci di fare rete come avviene all'interno di
Confartigianato-Imprese di Udine.
ARC/CM/Red
L'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini all'evento celebrativo del ventennale di Confartigianato Imprese, a Udine
Foto Regione FVG