Concessioni balneari: Callari, proroga tecnica per salvare stagione
La Regione valuta costi ripristino spiagge Udine, 7 nov - "L'obiettivo della Regione è salvaguardare la
stagione balneare 2024, ripristinare le spiagge danneggiate
dall'eccezionale mareggiata della scorsa settimana e tutelare i
Comuni con una proroga tecnica per il tempo necessario a esperire
i bandi di gara a partire dall'anno prossimo, in attesa che il
Governo adotti le linee guida. In questa fase serve unità di
intenti e un approccio prudenziale". Questo, in sintesi, il messaggio che l'assessore regionale al
Patrimonio Sebastiano Callari ha rivolto agli amministratori e ai
funzionari dei Comuni costieri su cui insistono concessioni
balneari ad uso turistico. "Non abbiamo ancora una risposta certa da parte del governo. Per
questo al Tavolo demanio della Conferenza delle Regioni abbiamo
condiviso la necessità di aprire alle procedure di gara e
salvaguardare la prossima stagione, intervenendo anche sul
ripristino delle spiagge erose dall'eccezionale maltempo. Su
quest'ultimo punto la Regione sta valutando l'ammontare delle
risorse necessarie per il ripascimento dell'arenile. In un
prossimo tavolo tecnico tra tutti gli assessorati coinvolti verrà
condivisa la cornice di una norma da inserire nella Finanziaria
2024 che definisca le risorse e le procedure con cui fornire un
primo sostegno agli interventi". Nella stessa Finanziaria la Regione vorrebbe includere la proroga
tecnica finalizzata all'avvio delle gare di concessione che
consentirebbe di superare in via prudenziale almeno per un altro
anno l'impasse giuridico in cui si trova il settore. Secondo quanto ha stabilito il Consiglio di Stato le concessioni
demaniali per finalità turistico-ricreative già in essere
continuano ad essere efficaci sino al 31 dicembre 2023, fermo
restando che, oltre tale data, anche in assenza di una disciplina
legislativa, queste cesseranno di produrre effetti, nonostante
qualsiasi eventuale ulteriore proroga legislativa che dovesse nel
frattempo intervenire, la quale andrebbe considerata senza
effetto perché in contrasto con le norme dell'ordinamento
comunitario. Su questo aspetto, pertanto, Callari ha ribadito che "solo a
partire dal primo gennaio 2024 gli enti potranno attivare le
procedure necessarie per mettere a gara le concessioni, in
maniera unitaria, sperando che nel frattempo vengano emanate le
norme statali in materia". La Regione intende anche attivare un Comitato tecnico valutativo,
già previsto dalla normativa regionale, che potrà fornire un
supporto tecnico agli Enti locali soprattutto nella definizione
dei criteri di assegnazione delle concessioni, in assenza di
indicazioni specifiche dettate a livello nazionale. "Sono un convinto sostenitore della concorrenza come valore di
qualsiasi società liberale - ha detto Callari - e in quanto tale
va salvaguardata. Ma il tema delle concessioni balneari assume
una rilevanza fondamentale per l'economia italiana che insiste
sul comparto turistico, dove sono coinvolti migliaia di posti di
lavoro; la concorrenza pertanto va governata affinché le nostre
spiagge non finiscano nelle mani sbagliate magari di qualche
fondo internazionale".
ARC/SSA/gg
Concessioni balneari: Callari, proroga tecnica per salvare stagione