Giorno Ricordo: Callari-Gibelli, tramandare storia per non dimenticare
Gli assessori al Patrimonio e alla Cultura alle celebrazioni
nell'isontino e a Pordenone
Gorizia, 10 feb - Sono diverse le manifestazioni svoltesi oggi
in regione per celebrare il Giorno del Ricordo e che hanno visto
la partecipazione di alcuni rappresentanti della Giunta regionale. A Monfalcone, l'assessore al Patrimonio e demanio Sebastiano
Callari ha preso parte alla cerimonia che ha avuto luogo al
mattino presso il monumento commemorativo delle vittime delle
foibe: alla deposizione e benedizione della corona d'alloro si
sono susseguite una lettura di poesie sull'esodo dei 350mila
istriani, fiumani e dalmati e la consegna di alcuni attestati di
riconoscimento. Nel pomeriggio, l'esponente dell'Esecutivo ha
rappresentato la Regione anche alle celebrazioni organizzate a
Gorizia, iniziate con il ricordo delle vittime in largo Martiri
delle foibe e proseguite al teatro Verdi con l'evento organizzato
dall'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e dalla
Lega nazionale di Gorizia. "Il ricordo delle vittime delle foibe - ha dichiarato Callari -
deve partire da noi che oggi rappresentiamo la bandiera italiana.
Non potrà mai esserci un vero perdono fino a quando non saremo
tutti uniti nel dire che quella pagina di storia è stata causata
da chi non ha riconosciuto che le persone infoibate, comunque la
pensassero, erano italiane". L'assessore ha ricordato il recente omaggio a Liliana Segre da
parte del presidente del Senato Ignazio La Russa, definendolo "un
momento di riappacificazione nazionale da parte di un'Italia che
vuole dire basta a certe ideologie", e evidenziato come non si
sia ancora verificato un vero cambiamento sociale in memoria
degli esuli e delle vittime delle foibe. "Ci sono voluti ben 60
anni - ha sottolineato Callari - per istituire il Giorno del
Ricordo e togliere il velo dall'orrore che si è consumato nelle
foibe e ancora oggi la didattica se ne occupa troppo poco. È
importante che i ragazzi crescano conoscendo la storia di questo
Paese, anche attraverso i racconti dei testimoni oculari, e
sapendo che in questa parte d'Italia si è versato il sangue di
migliaia di persone che aspettano ancora il dovuto riconoscimento
del loro martirio". Presente a Pordenone l'assessore alla Cultura Tiziana Gibelli,
che ha partecipato al momento commemorativo dinnanzi alla lapide
posta presso il cortile dell'ex Provincia e, successivamente,
alla deposizione di una rosa presso il chiostro della biblioteca
civica intitolato a Norma Cossetto. "Da qualche anno - ha affermato Gibelli - si affianca al Giorno
del Ricordo la commemorazione di Norma Cossetto. Temo però che
serviranno ancora molti anni prima di riuscire a far sì che tutte
le donne di questo Paese abbiano la pietas che si deve a una
giovane che è stata violentata, stuprata e assassinata in un modo
barbaro perché italiana. Anche se fosse vero (e non lo è) che le
ragioni fossero state diverse, simili soprusi vanno e andranno
sempre condannati a prescindere dall'appartenenza politica, dalla
nazionalità, dalla religione e dal colore della pelle. La
rimozione di memoria sulle foibe - ha aggiunto l'assessore -
continua al punto tale che sono stata il primo assessore a
ricevere una mozione di censura per non avere accettato, tra la
rappresentanza degli editori del Friuli Venezia Giulia al Salone
del libro di Torino, anche un editore dichiaratamente
negazionista. Trovo invece che sia un onore aver difeso la
volontà che la Memoria e il Ricordo viaggino insieme e che siano
tramandati alle nostre generazioni rispetto a chi, invece, vuole
ancora rubare pezzi di verità".
ARC/PAU/gg
Un momento della celebrazione svoltasi a Pordenone alla presenza dell'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli
L'assessore Callari a Monfalcone per il Giorno del Ricordo
L'assessore Callari partecipa alla deposizione della corona in largo Martiri delle foibe a Gorizia
L'assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari interviene al teatro Verdi di Gorizia in occasione del Giorno del Ricordo
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