Demanio: Callari, protocollo per valorizzare opere militari in disuso
Trieste, 28 mag - La valorizzazione delle opere difensive in
Friuli Venezia Giulia - in particolare quelle riconducibili
all'epoca del ventennio mussoliniano e quelle realizzate
dall'Esercito italiano in ambito della Nato nel corso della
Guerra fredda - e, a tal fine, l'attivazione di un piano organico
finalizzato alla preservazione e al riuso di questo patrimonio
storico: questi gli obiettivi dello schema di protocollo di
intesa tra la Regione Fvg, il ministero della Difesa, il
ministero della Cultura, l'Agenzia del Demanio e le Università di
Trieste e Udine che è stato approvato oggi dalla Giunta regionale
su proposta dell'assessore al Patrimonio, Sebastiano Callari.
In pratica si prevede la formalizzazione di una collaborazione
tra i soggetti della filiera istituzionale per l'avvio di una
serie di iniziative finalizzate alla salvaguardia e al riuso
sociale, culturale e turistico delle strutture militari
appartenenti a quelle determinate fasi storiche.
Come ha spiegato lo stesso Callari, si tratta di quel sistema di
fortificazioni realizzato negli anni 30' e 40' conosciuto come
'Vallo Alpino del Littorio' e di quelle opere approntate nel
periodo seguente del dopoguerra in previsione di un possibile
attacco da parte del blocco orientale del Patto di Varsavia,
distribuite sia sotto le montagne dell'Arco alpino sia
mimetizzate nei centri urbani, in particolar modo nella Piana di
Gorizia e nelle Valli del Natisone.
Nel dettaglio, lo schema approvato dall'Esecutivo regionale
prevede una forma di collaborazione reciproca a livello
interistituzionale con la messa a disposizione dei reciproci
patrimoni informativi come presupposto per la progettazione
improntate alla rigenerazione e al riuso. Al fine dell'attuazione
del programma viene individuato un Comitato operativo che rimarrà
in carica per tutta la durata del protocollo (3 anni). Infine,
attraverso la stipula di successivi accordi attuativi i soggetti
contraenti potranno porre in essere tutte le attività di propria
competenza disciplinando tempi di esecuzione, risorse e
competenze, oltre all'individuazione dei referenti scientifici
dei singoli progetti.
ARC/GG/ep
L'assessore regionale al Patrimonio e Demanio Sebastiano Callari
Foto Regione FVG
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