Salute: Riccardi, agricoltura sociale genera inclusione e indipendenza
Santa Maria La Longa, 12 ott - "È un'esperienza importante
quella che oggi viene raccontata al Piccolo Cottolengo di Don
Orione, a Santa Maria La Longa, dove si parla di agricoltura
sociale, quindi di strumenti che consentono di fare un grande
lavoro nel settore dell'inclusione, per l'indipendenza delle
persone con disabilità. Un percorso importante che si inserisce
in un progetto complessivo della strategia del Sistema di salute
di questa Regione". Sono le parole dell'assessore alla Salute, disabilità e politiche
sociali del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto
questa mattina nella sede del Piccolo Cottolengo di Don Orione, a
Santa Maria La Longa, in occasione di un convegno promosso
dall'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc), in
collaborazione con gli operatori dell'agricoltura sociale del
territorio. L'AsuFc prosegue infatti il suo percorso, "Noi siamo agricoltura
sociale", volto a declinare il valore e le opportunità
dell'agricoltura sociale nel campo della salute e dell'inclusione
sociale attraverso un ciclo di eventi organizzati sul territorio. "Stiamo osservando con attenzione le proposte che stanno nascendo
e l'AsuFc è interessata a sperimentare quelle nuove, e al
contempo antiche forme di cura, di prevenzione e promozione
offerte dal mondo rurale, supportate ormai da solide evidenze
scientifiche di efficacia: nuove opportunità di sviluppo
territoriale in grado di generare un benessere 'sistemico'", ha
osservato Riccardi L'esponente dell'Esecutivo ha sottolineato l'importanza del
progetto "Noi siamo agricoltura sociale" che viene "declinato
anche rispetto ai temi dell'invecchiamento attivo, una delle
grandi questioni aperte del nostro tempo, rispetto alle quali le
nuove politiche devono tenere conto per individuare soluzioni, e
farlo anche con questo modello sperimentale del budget di salute:
questo significa dare risposte singole a fenomeni che vengono
contestualizzati sulla persona, perché ognuno di noi ha delle
dinamiche di vita diversa e deve riuscire ad avere risposte
adeguate alle proprie esigenze". "Quella dell'agricoltura sociale è una delle forme con le quali
noi possiamo declinare le migliori condizioni di vita delle
persone. Il mio saluto, questa mattina, era proprio rivolto a
tutti gli operatori che si occupano e operano in questo ambito:
li ringrazio per il loro sforzo nel portare avanti un progetto
che, come Regione, continueremo a sostenere" ha detto ancora
Riccardi. Sono intervenuti i referenti della fattoria sociale "Meleretum"
del Piccolo Cottolengo di Don Orione e la fattoria sociale "Molin
Novacco", due realtà già radicate nel territorio che presentano
caratteristiche complementari: "Meleretum", da poco fattoria
sociale, che ha iniziato un percorso di apertura e accoglienza a
un "mondo altro" e più esterno alla struttura di cui fa parte; e
"Molin Novacco" oramai decana e pioniera di inclusione e sviluppo
di abilità ed autonomia, ormai conosciuta con una realtà
complessa dove conserva valori e saperi antichi. "Entrambe ci dimostrano come la cura di sé ha reale valore solo
se condivisa e portata nella quotidianità di una comunità in
grado di accogliere, saper dare senso e valore a ognuno dei suoi
membri, permettendo a ciascuno di offrire e condividere il
proprio potenziale di abilità e di necessità", ha chiuso
l'esponente della Giunta.
ARC/PT/pph
Salute: Riccardi, agricoltura sociale genera inclusione e indipendenza