Salute:Riccardi, con autonomia sanitaria ora servono scelte coraggiose
Trieste, 2 ott - "L'intenzione chiara della Regione era quella
di retribuire maggiormente gli infermieri e i medici. Lo Stato ci
ha negato questa possibilità e noi, ritenendolo ingiusto, abbiamo
ricorso, e abbiamo vinto. Un traguardo che parla di autonomia, di
civiltà, di diritto alla salute, gratuita e universale per tutti
i cittadini, in particolare per coloro che vivono situazioni
economiche e sociali di difficoltà e marginalità". Lo ha sottolineato questo pomeriggio l'assessore alla Sanità del
Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, intervenendo in
Consiglio regionale. "Un vecchio presidente di Regione che purtroppo non c'è più
diceva sempre che se avesse dovuto scegliere tra lo stare con il
suo partito, che era al Governo, ma contro la Regione, lui stava
dalla parte della Regione. Noi, con il governatore Massimiliano
Fedriga, abbiamo fatto lo stesso: abbiamo conquistato una
importante parte di autonomia. Che non vuol dire, sia ben chiaro,
risorse e soldi a tutti e ovunque. Dobbiamo guardare in faccia la
realtà che tutti stiamo vivendo sulla nostra pelle, su quella dei
nostri cari e dei nostri concittadini" ha rimarcato Riccardi. "La finanza pubblica deve reggere" ha sottolineato, infatti,
Riccardi, ricordando che "adesso abbiamo uno strumento
straordinariamente importante che ci permette di intervenire
sulla politica del personale in termini fino a oggi impossibili,
difficili, alle maglie delle regole statali. Politiche del
personale che si fanno riconoscendo il lavoro, il lavoro fatto in
più, le responsabilità. Bisogna invertire quelle politiche che
vedono oggi il nostro Paese sconfitto, in particolare con i
rapporti che ha avuto col personale: un tema di strettissima
attualità che non riguarda solo il mondo della sanità - quello
più esposto - ma anche i comparti della scuola, della giustizia,
della sicurezza e tanto altro". "Ora abbiamo una possibilità importante e mi auguro che anche con
le organizzazioni sindacali si possa fare un lavoro congiunto,
permettendo di far recuperare al personale spazi vitali, che è
giusto vengano riconosciuti. Il nostro, globalmente, è un sistema
che sta facendo fatica: è un sistema che ha una rete ospedaliera
ancora non legata all'applicazione degli standard - sono molto
più alti rispetto al resto del Paese, e questo determina una
spesa improduttiva -. Abbiamo il grande limite delle cure
intermedie, il limite delle strutture territoriali. Vanno insomma
fatte scelte celeri e importanti che mal si conciliano con il
comitatismo, i girotondini e le preferenze di qualcuno" ha fatto
notare Riccardi. "Ho ascoltato oggi, non solo dalla maggioranza ma anche
dall'opposizione, alcuni interventi responsabili, e li ringrazio.
Altri 'battono solo chiodo' facendo solo quel che gli serve in
termini di preferenze per poter tornare in Consiglio regionale
nella prossima legislatura", ha chiuso Riccardi.
ARC/PT/gg
Salute: Riccardi, con autonomia sanitaria ora servono scelte coraggiose