Trieste, 4 apr - "L'elaborazione effettuata dalla Regione sulla
base dei dati consolidati forniti dall'Inail riferiti al 2019 in
Friuli Venezia Giulia evidenziano, rispetto all'anno precedente,
sia un calo degli infortuni sul lavoro denunciati, passati da
12.705 a 12.376, sia una diminuzione degli infortuni riconosciuti
come tali dall'istituto, che da 8.151 del 2018 sono infatti scesi
a 7.988. Una riduzione che si riflette anche sugli infortuni
gravi, passati da 1.955 a 1.835 e su quelli mortali, scesi da 16
a 9. In merito alle malattie professionali, la maggior parte
delle quali riguardano i sistemi osteo-articolare, muscolare o
connettivo (il 66,4%), nella nostra regione è però evidente una
maggiore incidenza di patologie dell'apparato respiratorio e
tumorali rispetto al resto del Paese: le prime sono il 12,3 per
cento del totale contro il 4,1 del resto del Nord Est e il 5,2
dell'Italia in generale, mentre le neoplasie sono il 10,5 per
cento contro il 4,9 per cento e il 5 per cento. Una situazione,
quest'ultima, causata dall'elevato numero di lavoratori esposti
all'amianto".
Lo ha confermato il vicegovernatore con delega alla Salute
Riccardo Riccardi durante la riunione del Comitato regionale di
coordinamento sulla salute e sicurezza del Lavoro, durante la
quale è anche emerso che "in Friuli Venezia Giulia l'aspettativa
di vita è di 81,3 anni per gli uomini e di 85,8 anni per le
donne, ma la differenza tra questo dato l'aspettativa di vita
sana è di circa 10 anni per gli uomini e di 13 per le donne. Se
da un lato nella nostra regione si vive più a lungo, dall'altro
aumenta il periodo passato in condizioni di cattiva salute con
malattie o disabilità. La Regione ha quindi ritagliato un ruolo
di rilievo ai percorsi di salute all'interno del Piano della
prevenzione 2021-2025, che punta a migliorare le condizioni di
vita con interventi ad ampio spettro".
Riccardi ha spiegato che "il Piano prevede grande attenzione alla
promozione della salute in senso generale con iniziative che
partono dalla scuola ma, considerando come il 50% dei lavoratori
regionali abbia più di 50 anni, coinvolgono anche i luoghi di
lavoro. Oltre a promuovere stili di vita sani, che riducono
l'incidenza delle malattie croniche, è infatti necessario
prevenire gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali,
che causano un deterioramento delle condizioni di salute".
Il documento è stato accolto positivamente dai componenti del
comitato, tra cui le sigle sindacali, e il vicegovernatore ha
infine ricordato che "il nostro sistema sanitario al momento sta
gestendo la situazione pandemica ma è chiamato anche a
partecipare alla gestione dell'accoglienza dei profughi in fuga
dalla guerra in Ucraina. Oltre a provvedere alle attività di
screening e alle vaccinazioni per il Covid-19, i nostri
professionisti della salute si stanno prendendo cura anche dei
numerosi bambini ucraini affetti da una patologia oncologica, ai
quali andrà tutto il supporto del Friuli Venezia Giulia".
ARC/MA/al
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi
Foto Regione FVG