Covid: Riccardi, ospedali tengono ma serve aumento adesioni vaccini
Campagna informativa con i sindaci del pordenonese per
sensibilizzare i cittadini Pordenone 23 nov - "Il flusso della mobilità transfrontaliera
è veicolo di contagio. Questa condizione incide di meno nell'area
del Pordenonese rispetto a Trieste ma il virus circola e dovremmo
aspettarci un aumento del contagio in questo territorio nelle
prossime settimane. E' rilevante comunque che il rapporto fra
intensità dell'infezione e la ricaduta sulla domanda ospedaliera
si mantenga ai livelli attuali. Se questo rapporto è alto vi sono
impatti negativi anche sulle attività programmate per le altre
patologie ma questo dipenderà dalle adesioni alla vaccinazione e
alla terza dose oltre che dal rispetto delle regole". Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli
Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nella sede della direzione
dell'Azienda sanitaria Friuli occidentale (Asfo), con il
prefetto, Domenico Lione, il direttore generale Joseph Polimeni,
il direttore sanitario Michele Chittaro e il direttore del
dipartimento di prevenzione di Asfo Lucio Bomben in
videoconferenza con i sindaci dell'area del Pordenonese. La
riunione è servita per fare il punto della situazione anche in
relazione all'aumento dei contagi e tracciare una condivisione
con tutti i portatori di interesse per arrivare a mettere in
campo interventi coordinati. "Il rapporto fra andamento dell'infezione e domanda ospedaliera -
ha detto Riccardi - mostra dati diversi rispetto all'anno scorso.
All'interno di questa partita vediamo alcuni vaccinati che
riprendono il virus ma con caratteristiche diverse, non gravi. Il
vaccino non ferma l'infezione ma blocca la malattia - ha indicato
Riccardi -. Gli ospedali tengono ma il sistema è provato da due
anni di fatica. Dobbiamo convincere le persone a farsi
somministrare la terza dose e a continuare a rispettare le regole
che abbiamo imparato a conoscere quali il distanziamento, l'uso
della mascherina e il lavaggio frequente delle mani". Il vicegovernatore ha ribadito, infatti, l'importanza di
incrementare l'adesione: "oggi alle 15 si registravano oltre
10.000 nuove adesioni, un dato importante che però s'inserisce in
un approccio ancora timido rispetto ai numeri presenti nella
fascia over 40". Da questa esigenza è emerso anche l'appello ad incentivare
l'adesione vaccinale che, per il prefetto, "è elemento
fondamentale per il prossimo futuro: tutta la popolazione già
vaccinata deve essere raggiunta con la dose booster" ed in questo
senso è importante il ruolo dei sindaci che possono veicolare
l'importanza di completare il ciclo con la terza dose attraverso
una campagna informativa omogenea che raggiunga i cittadini. E sempre ai primi cittadini è stato chiesto di sensibilizzare la
popolazione e i pubblici esercizi sul green pass al di là dei
controlli che verranno incrementati dalle Forze dell'ordine. Alcuni dati esaminati nel corso della riunione hanno dato il
quadro della situazione: il 15 febbraio del 2020 si contavano,
come oggi, 851 positivi nell'area Pordenonese con 100 persone
ricoverate nei reparti ospedalieri e 10 in terapia intensiva
mentre oggi si contano circa 40 persone nei reparti internistici
e nessun cittadino della provincia di Pordenone in terapia
intensiva. Inoltre un anno fa i ricoveri giornalieri erano una
ventina mentre adesso sono 4/5 al giorno. Dati che dimostrano gli
effetti positivi del vaccino. Il picco sui nuovi positivi è
palese anche nel contesto scolastico: da una media di 3/5 nuovi
casi giornalieri si è passati agli attuali 12/15. Oggi nel
Pordenonese si contano 15 classi in quarantena (in prevalenza
scuole dell'infanzia, qualche scuola media e superiore). Nel suo intervento Riccardi ha rimarcato le motivazioni del
rialzo dell'epidemia fra le quali la mobilità transfrontaliera;
da qui la necessità di imporre ai Paesi confinanti misure
restrittive forti. Ma le ragioni dell'aumento dei contagi è da
individuare anche nella vaccinazione "mediamente più bassa
rispetto al resto del Paese - ha precisato Riccardi" e dalle
conseguenze degli assembramenti senza distanziamenti e
mascherine. Un passaggio ha riguardato infine la proposta delle Regioni al
Governo centrale sul Green pass: "consentire l'agibilità alle
persone distinguendo fra vaccinate e non, è una misura di equità
- ha detto Riccardi - e ci aiuterebbe a contenere il rialzo dei
contagi".
ARC/LP/al
Una fase dell'incontro di oggi a Pordenone che ha visto il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi collegato in videconferenza con i sindaci dl Friuli occidentale
Il vicegovernatore della Regone Riccardo Riccardi durante la riunione di oggi a Pordenone con il prefetto Domenico Lione
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