Coronavirus: Riccardi-Rosolen, ok centri estivi anche bimbi 0-3 anni
Eliminato l'obbligo dei tamponi. Partenza dal 3 giugno
Trieste 29 maggio 2020 - Apertura dei centri estivi anche per i
bambini della fascia 0-3 anni ed eliminazione obbligatoria del
tampone. Ma anche definizione del rapporto numerico tra bambini
ed educatori: per la fascia 0-5 un educatore ogni 5 bambini, per
la fascia 6-11 un educatore ogni 7 bambini, rapporto che sale a
uno a 10 per i ragazzi dai 12 ai 17 anni. E poi misure di
sicurezza stringenti inserite in un patto di corresponsabilità
tra genitori, gestori ed enti pubblici, a cui si aggiunge
l'accoglimento dell'ipotesi con la quale anche i volontari
possano prestare servizio, a patto che abbiano almeno 16 anni.
Sono queste alcune delle principali novità delle linee guida per
la riapertura di attività educative, ludiche e ricreative per
minori inserite nella delibera approvata questa mattina dalla
giunta regionale su proposta dell'assessore alla Famiglia Alessia
Rosolen e del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo
Riccardi.
"Il riavvio dei servizi educativi - spiega Riccardi - rappresenta
in questo momento un passaggio fondamentale per l'avvio della
"Fase 2" della gestione dell'emergenza Coronavirus. Dal momento
che sono riprese molte delle attività, le famiglie devono poter
contare su questi servizi che sono per loro di supporto e di
grande importanza, anche in considerazione della necessità di
continuare ad adottare comportamenti che riducono il rischio di
un contagio per le persone anziane, come i nonni ai quali - in
assenza di alternative - vengono spesso affidati i bambini.
Infine la possibilità di frequentare i centri estivi - conclude
Riccardi - consente ai partecipanti di poter nuovamente
socializzare con i propri coetanei, ristabilendo così uno degli
elementi che era venuto meno nel periodo di lockdown".
Per l'assessore Alessia Rosolen l'importanza della delibera
odierna è incentrata innanzitutto sul fatto che il provvedimento
estende il servizio dei centri estivi anche ai bambini di fascia
0-3 anni, con l'attivazione di un progetto innovativo e
sperimentale che non può prescindere da un'assunzione di
responsabilità sinergica tra famiglie, enti gestori, Comuni e
Regione. "Per tutti, il servizio potrà partire già dal 3 giugno
previa approvazione del progetto da parte del Comune nel cui
territorio si svolge l'attività. Per facilitare le procedure
verranno messe a disposizione sul sito internet della Regione un
modello di progetto e di patto di corresponsabilità utili a
ridefinire l'attività estiva nel rispetto delle misure di
sicurezza previste".
"Il Friuli Venezia Giulia - continua Rosolen - sceglie di essere
tra gli avanguardisti nei servizi per i bambini e chiede,
contestualmente, collaborazione e corresponsabilità a tutti i
soggetti. Aprire in anticipo estendendo il ventaglio dell'offerta
anche ai bambini della prima infanzia è una scelta che implica
responsabilità. Vogliamo che i bambini possano ritrovare la loro
libertà, naturalmente nel rispetto delle disposizioni sanitarie e
del lavoro degli operatori".
Sotto il profilo operativo l'assessore regionale chiarisce che
"nel caso in cui i bambini dovessero manifestare febbre (37.5° C)
o sintomi respiratori o gastrointestinali, dovranno rientrare a
casa e dovrà essere contattato il pediatra. Il bambino dovrà
essere accompagnato da un solo genitore ed è preferibile il
trasporto da parte di famigliari. I mezzi pubblici possono essere
comunque utilizzati nel rispetto delle ordinanze vigenti. Sono
stati stabiliti principi generali di igiene e pulizia,
sanificazioni frequenti e disinfezione meticolosa di tutti gli
oggetti, a iniziare dai giocattoli. I pasti saranno
somministrarti in monoporzioni e verranno utilizzate stoviglie
monouso. I bambini avranno lettini e lenzuola ad uso personale".
ARC/AL/pph
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