Monfalcone (Go), 18 dic - "I dati che abbiamo illustrato oggi e
che riguardano l'attuale Aas2 ed in particolare l'area isontina
ci fanno ben sperare per il futuro di quella che dal 1 gennaio
sarà la grande azienda triestina. Vi sono in particolare dei dati
significativi sulla riduzione dei tempi d'attesa dei pronto
soccorso, a partire da quello di Monfalcone e ciò costituisce una
premessa positiva di quanto accadrà nel 2020".
Questo il commento del vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi, sulle attività e sulle performance sanitarie
illustrate a Monfalcone nel corso della Conferenza dei servizi e
Giornata della trasparenza che si è svolta all'auditorium
dell'ospedale San Polo, alla presenza del commissario
straordinario dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n.2 Bassa
friulana - Isontina, Antonio Poggiana.
"La riforma appena approvata - ha evidenziato Riccardi - pone
attenzione, da un lato, al rapporto tra ospedali e, dall'altro,
al rapporto tra strutture ospedaliere e territorio, con
particolare riguardo al ruolo che avranno gli ospedali di rete".
Va ricordato, infatti, che per quanto riguarda l'Aas2, la riforma
prevede che dal 1 gennaio questa sia suddivisa tra l'area della
Bassa friulana, che confluirà nell'azienda udinese e l'area
isontina, che invece confluirà nell'azienda triestina. "In questo
modo - ha sottolineato Riccardi - metteremo fine anche a
quell'anomalia che faceva dell'Aas2 l'unica azienda priva di un
ospedale hub di riferimento". Quanto alle dimensioni delle
aziende, Riccardi ha rivendicato "il senso di responsabilità
della Regione nell'aver compreso che le aziende piccole sono un
elemento di debolezza del sistema, scegliendo estensioni più
ampie che consentono di ottimizzare e valorizzare nel modo
migliore le risorse, come avremo modo di valutare già dal
prossimo anno".
Guardando al 2020, il vicegovernatore ha poi spiegato che
"ospedali di territorio, organizzazione dei distretti e
dipartimenti di assistenza primaria sono i cardini su cui si
poggerà la presa in carico dei pazienti. Rispetto a questa
organizzazione sarà indispensabile implementare le strutture di
degenza intermedie, come ci indicano i tassi di ospedalizzazione
delle persone con più di 65 anni".
Riccardi ha poi toccato il tema delle strutture minori "molte
delle quali venivano chiamate impropriamente ospedali, anche se
tali non sono. Un'ambulanza in un pronto soccorso che tale non è
non serve a nessuno e provoca spreco di risorse". Sugli ospedali
spoke, invece, Riccardi ha ribadito che "ogni ospedale di rete
avrà la sua specializzazione e se si ha il coraggio di raccontare
le cose come stanno allora non servono manifestazioni per fare
falsa propaganda. Nessun ospedale è stato chiuso né sarà chiuso".
Il vicegovernatore ha riservato un passaggio del suo intervento
anche alla sanità privata ricordando che "20milioni di italiani
si affidano alle cure private; se non apriamo i servizi al
privato accreditato finiremo semplicemente per impedire ad una
parte della popolazione di potersi curare".
Venendo ai dati dell'attività svolta, è stato evidenziato lo
sviluppo dell'assistenza ospedaliera con l'avvio dell'ambulatorio
Rau (Rapid assessment unit) per la gestione dei codici bianchi e
verdi al pronto soccorso di Monfalcone (progetto che Riccardi ha
annunciato voler estendere anche ad altri pronto soccorso);
l'apertura dello sportello Ascolto e servizi per autori di
violenza nelle relazioni affettive; l'attivazione del Pdta con
Brest Unit a Trieste e Gorizia, che comprende la chirurgia
plastica ricostruttiva.
Sul fronte dell'assistenza territoriale, inoltre, è stata
consolidata la fisioterapia di comunità a Gonars e aperta una
nuova postazione a Fiumicello; sono state avviate nuove forme di
"abitare possibile" semiresidenziali per anziani con scarsa
autosufficienza (di cui fa parte la nuova "casa Gandin" a
Gonars); è stata potenziata la dotazione medica della Struttura
di cure palliative con 4 medici, uno per distretto.
Tra i dati salienti va rilevato che il tasso di ospedalizzazione
dell'Aas2 è tra i più bassi d'Italia e costantemente inferiore al
limite regionale (117,9 per 1000 residenti); così come la
copertura specialistica ambulatoriale per abitante è di 3,3
prestazioni. Anche i tempi di attesa per visite ambulatoriali
specialistiche nell'Aas2 risulta inferiore alla media regionale
sia sui tempi brevi (74% rispetto alla media regionale del 72% di
visite effettuate entro i termini prescritti), sia per le
prestazioni differite (68% rese nei tempi contro il 65% della
media regionale).
In tema di prevenzione i dati - illustrati da Maria Teresa
Padovan, responsabile Epidemiologia Aas2 - inducono
preoccupazione per alcuni comportamenti a rischio per la salute,
quale l'abuso di alcol, nonché la scarsa copertura antinfluenzale
sopra i 65 anni, così come tra gli operatori sanitari. Risulta in
calo, invece, il consumo di fumo tra i residenti nel territorio
aziendale e si registra un'alta adesione sia allo screening
mammografico che allo screening colonrettale (dove l'Aas2 è la
migliore in regione e tra le migliori in Italia).
ARC/SSA/ep
Il vicegovernatore Riccardi alla Conferenza dei servizi a Monfalcone
Foto ARC Savi