Salute: Riccardi, nuovo ruolo dei distretti nel ddl riforma
Pordenone, 29 set - Nuova configurazione del distretto con
maggiori responsabilità al suo direttore nella definizione degli
obiettivi e nel dare risposte alle esigenze di salute provenienti
dal territorio. Ma anche nuovo ruolo del terzo settore e della
cooperazione sociale nella definizione della catena lunga
dell'integrazione sociosanitaria
Sono questi, per il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, alcuni dei principi
cardine attorno ai quali ruota il disegno di legge di riforma
della sanità regionale, passaggi illustrati oggi ai primi
cittadini della Destra Tagliamento nella sala consiliare del
Municipio a Pordenone.
Oltre a definire la cornice all'interno della quale si muoverà la
norma, l'incontro è servito ai sindaci anche per chiedere
spiegazione su alcuni passaggi dell'impianto legislativo e per
proporre alcuni nuovi suggerimenti, indicazioni che potranno
essere oggetto di ulteriori integrazioni dell'impianto
legislativo prima di approdare all'Aula.
In particolare, Riccardi ha posto in evidenza la necessità di
focalizzare l'attenzione sulle nuove necessità espresse dalla
popolazione della regione "che conta su circa 500mila persone
affette da patologie croniche e che è al secondo posto in Italia
per invecchiamento. Sono questi elementi sui quali riflettere
perché ciò implica la loro presa in carico da parte del sistema
sociosanitario una volta uscite dall'ospedale. Dobbiamo quindi
lavorare sull'ingegnerizzazione del percorso di salute del
paziente, cosa che al momento ancora non c'è e che abbiamo
definito all'interno della norma".
Il vicegovernatore si è quindi soffermato su alcuni dei
principali aspetti che andranno a caratterizzare la legge di
riforma. Il primo riguarda la nuova configurazione del distretto
sanitario "che, sotto il profilo della sua organizzazione,
cambierà in modo radicale. Il direttore di distretto avrà più
poteri ma anche più responsabilità in quanto dovrà orientare le
sue scelte in base alle esigenze del suo territorio, governando
il proprio budget con il direttore generale dell'azienda per
individuare le prestazioni richieste dal territorio. È uno sforzo
culturale e manageriale che chiederà tempo ma che migliorerà
l'efficienza del sistema".
Successivamente, Riccardi ha analizzato il rapporto tra l'offerta
di salute garantita da chi svolge un ruolo istituzionale pubblico
e coloro che si trovano al difuori di questo perimetro. "Ne sono
un esempio - ha sottolineato - il Terzo settore o la cooperazione
sociale che, sul fronte della spesa, rappresentano un soggetto
privato con un ruolo però fondamentale nell'ambito
dell'integrazione sociosanitaria. Queste sono istituzioni con le
quali va costruito e affinato il percorso di integrazione".
Sull'iter del disegno di legge, il vicegovernatore ha spiegato
che da domani partirà la prima illustrazione alla Terza
commissione consiliare, cui faranno seguito le audizioni di tutti
i portatori di interesse. Successivamente, la Commissione
prenderà in esame l'articolato per poi arrivare alla discussione
in Consiglio regionale la prima settimana di dicembre.
ARC/AL/fc
L'intervento del vicegovernatore Riccardo Riccardi all'incontro con i sindaci in sala consiliare del Municipio di Pordenone
I rappresentanti delle amministrazioni comunali del Friuli occidentale presenti all'incontro svoltosi in Municipio a Pordenone con il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.