Udine, 6 mag - "Il Friuli Venezia Giulia possiede notevoli
elementi di attrattività per il turismo lento, un segmento che si
sviluppa all'aria aperta e nel quale sono compresi anche i
camperisti e i campeggiatori. Essi rappresentano una realtà da
considerare e rispetto alla quale la Regione è attenta, e intende
sostenere le iniziative volte a consolidare i servizi dedicati in
quanto il loro settore rappresenta un'ulteriore risorsa per il
turismo e per l'indotto".
Lo ha ribadito l'assessore regionale alle Attività produttive e
al Turismo, Sergio Emidio Bini, intervenuto al webinar 'Case
History - Turismo open air: beneficio per il territorio e
connotazione dell'offerta turistica', svoltosi tra le iniziative
propedeutiche al Salone del Camper, in programma a Parma nel mese
di settembre.
Bini ha ricordato che la fase di uscita dalla pandemia stimola la
diffusione di modalità del turismo e dell'escursionismo che si
possono praticare in sicurezza, come accade con l'utilizzo dei
camper e delle roulottes. Un'esperienza, quella del turismo 'open
air' che si sta consolidando, tanto che nel 2020, assieme al
turismo di prossimità, ha registrato un importante incremento
anche nel Friuli Venezia Giulia.
"Il nostro territorio - ha spiegato Bini - dispone già di oltre
centodieci strutture tra aree di sosta attrezzate pubbliche o
private, nonché di campeggi, agriturismi e cantine che hanno
predisposto spazi dedicati alla sosta. È un settore al quale sono
destinate oltre 8 mila piazzole situate tra la pianura, le
colline e le zone di montagna, collocate sempre in prossimità di
piccoli borghi, parchi, riserve, laghi, fiumi o città d'arte e
della cultura".
In particolare, già attrezzate, esistono 62 aree di sosta e
trentasei campeggi o villaggi turistici dotati di piazzole.
Mentre un'altra quindicina di piazzole sono a disposizione
nell'ambito delle strutture agrituristiche.
"Si tratta ora - ha detto l'assessore - di dotare le realtà
dedicate ai camper e ai caravan, ove ce ne sia ancora bisogno,
dei servizi necessari e indispensabili per la sosta sostenibile e
in sicurezza. Buona parte del nostro territorio è raccordato da
piste ciclabili che collegano anche percorsi strutturati: per
esempio la ciclovia di Alpe Adria percorre le aree interessate da
Sportland, un progetto che unisce sedici Comuni e favorisce la
pratica di diverse discipline ma nel contempo consente di sostare
a contatto con una natura incontaminata e realtà locali uniche
per la loro tipicità. Sono numerose anche le opportunità offerte
dalle esperienze del gusto da vivere in centinaia di aziende
vitivinicole, disponibili e attrezzate proprio per accogliere il
turismo slow".
È proprio nella consapevolezza di queste realtà e delle
potenzialità esistenti che la Regione partecipa, dal 2018, al
Salone del Camper.
ARC/CM/al