Semplificazione: Bini-Callari, taglieremo burocrazia che frena imprese
Udine, 19 apr - Un anno di tempo per riformare il processo
amministrativo con l'obiettivo di tagliare tempi e oneri a carico
delle imprese per l'accesso ai contributi regionali e per le
autorizzazioni all'insediamento.
È questo l'orizzonte temporale che si sono prefissati gli
assessori regionali ai Servizi generali e sistemi informativi,
Sebastiano Callari, e alle Attività produttive, Sergio Emidio
Bini, per giungere ad una semplificazione della burocrazia a
partire da una revisione della Lr 7/2000 (Testo unico delle norme
in materia di procedimento amministrativo e di diritto di
accesso).
Il tema è stato affrontato nel corso del primo tavolo di lavoro
con i rappresentanti delle categorie economiche, riunito
stamattina in videoconferenza, che ha dato avvio al percorso
partecipativo con cui la Regione intende condividere i vari
passaggi della riforma.
"La semplificazione costituisce un modus operandi di questa
Giunta regionale che abbiamo già applicato nella stesura di
SviluppoImpresa alleggerendo molte procedure e che ha già avuto
un'applicazione concreta nel ricorso all'autocertificazione per
risolvere molti nodi e accelerare l'erogazione dei ristori a
fondo perduto per le categorie colpite dalla pandemia", ha
ricordato Bini, aggiungendo che "per superare le difficoltà nel
fare impresa, servono semplicità e chiarezza".
"La semplificazione è un progetto di cui si sente spesso parlare
ma che non è mai stata affrontata in modo organico, come invece
intendiamo fare avviando questo percorso di riforma più generale
per il quale ci siamo dati un anno di lavoro", ha evidenziato
Callari. "Incideremo sulla norma regionale 7/2000 per fare in
modo che diventi una cornice organica alla semplificazione del
procedimento amministrativo, rendendo innanzitutto possibile il
recepimento automatico delle modifiche che interverranno a
livello nazionale", ha spiegato l'assessore, entrando poi nel
dettaglio di alcuni settori specifici: "Abbiamo messo mano al
primo e al quarto capo della legge; gli altri due capi saranno
modificati coinvolgendo le categorie con uno sguardo particolare
alle procedure che riguardano il rilascio di contributi e
incentivi".
Il primo obiettivo sarà raggiungere un livello di
standardizzazione dei procedimenti che consenta di ridurre costi
e oneri per le imprese e di fissare tempi certi; saranno a tal
fine abrogati alcuni istituti e recepiti secondo la normativa
nazionale, così da eliminare ambiguità applicative tra livello
regionale e statale. A questi aspetti sta già lavorando un
Comitato di semplificazione composto dai dirigenti
dell'Amministrazione regionale.
Un successivo obiettivo inciderà sulla Conferenza dei servizi -
già adeguata alle ultime modifiche intervenute sulla legge 241/90
che l'ha istituita - per la quale si pensa di individuare un
rappresentante unico regionale.
"Un ulteriore e essenziale capitolo di questa riforma riguarderà
la digitalizzazione dei processi; oggi l'economia è globalizzata,
le imprese per stare al passo hanno bisogno di strumenti veloci e
semplici e non possono portare sulle spalle il peso di normative
eccessivamente burocratizzate", ha concluso Callari.
Dalle categorie economiche è giunta l'indicazione di portare a
sessanta giorni i tempi di rilascio delle autorizzazioni per
l'insediamento di nuove attività e la necessità di un cambio
culturale della Pubblica amministrazione per superare le
problematiche che ancora frenano chi vuole fare impresa in Friuli
Venezia Giulia.
ARC/SSA/ep
In una foto d'archivio sono ritratti gli assessori regionali ai Servizi generali e sistemi informativi Sebastiano Callari e alle Attività produttive Sergio Emidio Bini
Foto Regione FVG
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.