Udine, 26 gen - "La Regione è e sarà vicina alla Carnia, alla
montagna tutta ed ai suoi operatori".
Lo ha ribadito l'assessore regionale alle Attività produttive e
al turismo, Sergio Emidio Bini, nel corso di un incontro in
videoconferenza con i sindaci e i rappresentati dei consorzi e
degli operatori della Carnia, ricordando che con l'ultima legge
di Stabilità la Giunta Fedriga ha messo a disposizione dei poli
montani ulteriori 36 milioni di euro per investimenti, mentre
altri strumenti per potenziare il settore turistico e ricettivo
sono stati previsti nella legge 'SviluppoImpresa', già
calendarizzata per inizio febbraio per l'approvazione in Aula.
La riunione ha consentito agli esponenti del territorio montano
di ribadire le difficoltà dell'area conseguenti al mancato avvio
della stagione invernale causato della pandemia. Difficoltà che
investono non soltanto il settore alberghiero, ma anche l'intero
indotto delle attività impegnate nei servizi per il turismo
bianco.
Gli amministratori locali si sono detti fiduciosi in 'un'estate
della ripartenza', come lo è stata quella del 2020, mentre i
responsabili dei consorzi hanno annunciato di non voler esigere
dai loro associati le quote di adesione per il 2021, in segno di
solidarietà per la chiusura delle attività nelle località montane.
Si tratta di un gesto importante, ha sottolineato Bini, che
evidenzia l'unità di intenti di un'area che ha ancora molto da
offrire a un turismo qualificato e di prossimità.
"Siamo consapevoli - ha aggiunto l'assessore - delle difficoltà
che anche i Consorzi e le Reti stanno attraversando in questo
difficile momento: per questo stiamo approfondendo le modalità
per un eventuale sostegno a queste importanti realtà".
"Assieme agli altri assessori regionali al turismo - ha
proseguito - ho chiesto al Governo un impegno concreto per
ristorare le attività economiche della montagna colpite dal
blocco della stagione invernale, riscontrando disponibilità,
tant'è che le risorse messe a disposizione dallo Stato sono state
incrementate".
"La Regione - ha specificato Bini - per quanto possibile
continuerà a fare la sua parte: non a caso, per la sessione dei
lavori del Consiglio regionale di inizio febbraio è stato
calendarizzato il DDL 121, uno strumento che metterà a
disposizione ulteriori 21 milioni di euro per ampliare la platea
delle attività economiche da ristorare".
La Regione, ha inoltre detto Bini, sta già pensando anche al
futuro.
"Per questo - ha anticipato - ho voluto inserire nella 'Riforma
SviluppoImpresa' importanti innovazioni per il settore turistico,
come per esempio il voucher 'TuResta' per le famiglie residenti
nel Friuli Venezia Giulia che sceglieranno di soggiornare per
almeno tre notti nelle nostre montagne".
"Con la nuova legge - ha spiegato l'assessore - miriamo altresì a
valorizzare e riqualificare il patrimonio e le strutture
esistenti: penso, per esempio, ai 20 mila euro che metteremo a
disposizione per la riqualificazione degli appartamenti vacanze,
al sostegno degli investimenti privati con innovativi strumenti
di accesso al credito e al rafforzamento del Fondo turismo".
"Inoltre - ha precisato - per rafforzare la fase di ripartenza
prevediamo anche di stimolare la formazione degli operatori con
la collaborazione di Promoturismo, mentre intendiamo
quintuplicare gli eventi di animazione che faranno parte del
pacchetto di offerta per la prossima stagione estiva".
"Occorre infatti fare tesoro - ha concluso Bini - dei risultati
eccellenti raggiunti dalla montagna del Friuli Venezia Giulia
nella scorsa estate e fare in modo che questo splendido
territorio sia pronto a proporre al meglio le proprie prerogative
per l'estate 2021, che ci auguriamo sia quella della ripartenza".
ARC/CM/pph
L'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini
Foto Regione FVG