La Giunta Regionale


10.10.2023 12:46

Appalti: Amirante, confermati Rup esterno e incentivi a personale

Domani la circolare della Regione ai Comuni e ai professionisti
Udine, 10 ott - "Nel 2023 oltre il 70% delle opere pubbliche appaltate che hanno beneficiato di fondi regionali avevano un valore inferiore a 150mila euro con un'incidenza di 1018 Comuni non capoluogo su un totale di 1428 stazioni appaltanti. Ciò significa che i Comuni, soprattutto i più piccoli, non riescono a realizzare grandi opere principalmente per carenza di personale interno specializzato. Una situazione su cui anche il nuovo Codice appalti, che pure introduce principi di semplificazione, non sempre offre risposte adeguate. Spetta alla Regione un'assunzione di responsabilità nei confronti degli amministratori locali".
Sono queste le parole dell'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, che oggi a Udine ha preso parte al convegno 'Costruire al tempo del nuovo Codice dei contratti pubblici', organizzato dalla Regione in collaborazione con Anci, Ance, ordini professionali, Confartigianato, Stati generali delle costruzioni Fvg.
"Il tema della carenza di personale è molto diffuso nei Comuni tanto che alcuni di essi hanno rinunciato a finanziamenti Pnrr per la difficoltà a svolgere le procedure con il proprio personale interno. Dobbiamo dare delle risposte - ha detto Amirante -, una di queste è la possibilità di continuare a poter ricorrere alla figura del Rup esterno attingendo a professionalità in grado di seguire procedure anche complesse".
Un'ulteriore risposta annunciata dall'assessore alle richieste delle amministrazioni, inclusi gli Edr, è la possibilità di continuare ad applicare gli incentivi al personale che si occupa di appalti pubblici secondo quanto previsto dai regolamenti già esistenti, in attesa della nuova norma con cui la Regione adeguerà la propria legge al nuovo Codice appalti.
"Già domani - ha riferito Amirante - la Direzione regionale rilascerà una circolare agli enti locali e agli ordini professionali in cui farà chiarezza su quali sono le norme applicabili in pendenza del pieno recepimento da parte della Regione della normativa nazionale".
Oggi, intanto, sono stati anticipati alcuni dei contenuti della norma regionale con cui il Friuli Venezia Giulia adeguerà la legge regionale di settore (Lr 14/2002) al decreto legislativo 36/2023. Verrà innanzitutto recepita la previsione di due soli livelli di progettazione: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo. Inoltre, verrà recepita la nuova normativa in materia di incentivi alle figure tecniche, su cui è già al lavoro anche la Conferenza delle Regioni nell'ottica di uniformare le disposizioni su tutto il territorio nazionale. Verranno fatti propri dalla legge regionale i principi introdotti dal nuovo codice (con possibilità di affidamento diretto per opere fino a 150mila euro) e la modifica della denominazione del Rup da Responsabile unico del procedimento a Responsabile unico del progetto. A questo quadro si aggiunge l'entrata in vigore del patto di stabilità dal 1° gennaio 2024, prospettiva che preoccupa molto gli amministratori locali.
"Dobbiamo guardare al futuro con uno sguardo più ampio che superi il momento di emergenza e garantisca anche ai Comuni più piccoli di aprire i cassetti dei progetti. Dobbiamo farlo per dare maggiore attrattività alla nostra regione, per creare occupazione, affrontare la denatalità e lo spopolamento" ha detto Amirante, concludendo che "tutto ciò è possibile se creiamo le condizioni per realizzare servizi come asili nido, centri di aggregazione giovanili, strade, piazze: opere di cui i sindaci mi parlano ogni giorno con il desiderio di portare a termine i loro sogni. È tempo di aprire una stagione di grande dialogo tra Regione, mondo dei professionisti e amministrazioni pubbliche". ARC/SSA/ma