Eventi: Amirante, ampliamento di grande pregio Museo Diocesano a Pn
L'assessore regionale alla cerimonia di riapertura dei locali Pordenone, 27 mag - "Un importante ampliamento che riqualifica
la struttura della Diocesi di Concordia Pordenone realizzato con
grande attenzione e rispetto del patrimonio architettonico
esistente e che consente di aumentare gli spazi a disposizione
del Museo di arte sacra con delle nuove sezioni espositive in
grado di valorizzare ancora di più le preziose collezioni
dell'esposizione permanente". Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e
Territorio Cristina Amirante questa mattina partecipando
all'inaugurazione e all'apertura al pubblico del rinnovato Museo
diocesano di arte sacra a Pordenone. Alla cerimonia anche il
vescovo, monsignor Giuseppe Pellegrini, e altre autorità
cittadine.
Dopo circa quattro anni di lavori si è conclusa la
riqualificazione dei locali del Museo diocesano. Lo spazio
espositivo è stato ampliato e rinnovato grazie a importanti
interventi. Al complesso, progettato nel 1984 e firmato
dall'architetto altoatesino Othmar Barth, si affiancano ora nuovi
volumi, un nuovo ingresso indipendente con anfiteatro e una nuova
galleria. "Il progetto sostenuto anche da finanziamenti della Regione
Friuli Venezia Giulia - ha evidenziato l'assessore - si è
accostato con rispetto e continuità alla struttura esistente
anche grazie all'uso di materiali contemporanei, come il vetro,
consentendo di mantenere linee e forme di uno degli esempi di
architettura moderna di maggiore rilievo a Pordenone. Si sono
inoltre creati nuovi accessi privi di ogni barriera
architettonica e sono stati adeguati i sistemi impiantistici.
Insomma, un intervento che aumenta il pregio dell'edificio e
consente di ricavare nuovi e ampi spazi museali". Il museo può ora contare su un nuovo ingresso indipendente al
quale si accede da una gradonata e da una rampa che, discendendo,
abbracciano l'edificio sino al livello interrato. Il suggestivo
anfiteatro così creato sulla collinetta verso il Noncello potrà
ospitare anche attività ed eventi all'aperto.
La sede espositiva raccoglie un migliaio di opere di grande
valore. Oltre alle collezioni di affreschi, dipinti su tavola e
tela, sculture lignee e in pietra, argenteria, disegni e stampe e
paramenti liturgici già presenti - e che spaziano a dai secoli
VI-VII sino alle opere di artisti come Pomponio Amalteo, il
Calderari, Palma il Giovane, Antonio Carneo e Michelangelo
Grigoletti - anche altre opere d'arte sacra che da tempo
attendevano una giusta valorizzazione. Una nuova sezione consentirà di rendere fruibile il Tesoro di San
Marco, preziosa testimonianza di oreficeria legata al duomo
pordenonese. Un'altra sezione verrà dedicata alla figura del
cardinal Celso Costantini con una cinquantina di opere - alcune
delle quali provenienti dalla Cina - che renderanno il giusto
omaggio a uno dei personaggi più illustri della storia quasi
bimillenaria della diocesi di Concordia-Pordenone. Tra le novità
anche la mostra temporanea dedicata ai cento anni del settimanale
diocesano "Il Popolo di Pordenone".
ARC/LIS/gg
L'intervento dell'assessore Cristina Amirante durante la cerimonia di riapertura al pubblico, dopo i lavori, del Museo diocesano di arte sacra a Pordenone
La sede della Diocesi di Concordia-Pordenone dove sono stati inaugurati i nuovi locali del Museo diocesano di arte sacra
L'assessore regionale Cristina Amirante con il vescovo di Concordia-Pordenone Giuseppe Pellegrini e il sindaco Alessandro Ciriani all'inaugurazione della nuova sede del Museo diocesano di arte sacra
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