Trieste, 6 apr - "Il rapporto tra il mondo dell'istruzione e
quello dell'impresa è fondamentale. Per gli studenti per capire
le evoluzioni del mercato del lavoro e le proprie attitudini, per
scoprire le competenze richieste dal tessuto produttivo del
Friuli Venezia Giulia. Per un imprenditore è un'opportunità per
presentare la propria azienda e per raccontare nuove competenze e
profili richiesti dalla trasformazione digitale".
Lo ha detto l'assessore regionale al Lavoro, formazione,
istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen a
margine della visita del Consorzio Cosef di Pavia di Udine, la
prima delle sei tappe previste dalla seconda fase del progetto
"Made in Fvg - Ambasciatori di eccellenza".
Organizzata dall'Amministrazione regionale in collaborazione con
Ardis, Agenzia Lavoro&Sviluppo Impresa e Ufficio scolastico
regionale, l'iniziativa è un progetto congiunto che nasce con
l'obiettivo di favorire il dialogo tra scuole, università e
tessuto produttivo e imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia e
si è confermata come un'importante opportunità di ispirazione per
gli studenti, i quali possono confrontarsi faccia a faccia con
aziende di livello internazionale insediate nel territorio. La
rilevanza del progetto è data dal fatto che i destinatari sono
gli studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo
grado e gli studenti universitari, i quali insieme, in una sorta
di apprendimento tra pari, riflettono sulla filiera della
formazione e dei percorsi di inserimento lavorativo.
La prima parte del progetto, svoltasi a cavallo tra il 2021 e il
2022, ha previsto la realizzazione di alcuni incontri online tra
studenti e imprenditori regionali provenienti da diversi settori
- dalla blockchain alla cucina, dalla moda alla cybersicurity
passando per la meccatronica - per mettere in luce il "Made in
Fvg" di livello innovativo e internazionale e per favorire un
confronto reciproco tra le esigenze dei giovani che studiano in
Regione e i settori d'impresa particolarmente vivaci e originali
del territorio. Le testimoniane di imprenditoria innovativa hanno
visto protagonisti, tra gli altri, gli amministratori delegati di
Ikon, Moroso, RE49.
La seconda parte del progetto, a cui hanno aderito 180 studenti
(90 iscritti all'ultimo anno delle scuole superiori e 90
provenienti dalle Università di Udine e Trieste, iscritti alle
facoltà più disparate), prevede 6 visite di natura formativa e
culturale nei sei consorzi di sviluppo economico locale presenti
in regione, del Polo tecnologico Alto Adriatico di Pordenone e
dell'Area science park di Trieste estendendo alcuni degli
incontri ad aziende di eccellenza del settore culturale e
creativo.
La prima tappa, svoltasi a Pavia di Udine, ha visto la
partecipazione di 30 studenti che hanno conosciuto l'intero
insediamento e alcune aziende selezionate: la Freud (Gruppo
Bosch), leader mondiale nel settore degli utensili da taglio e la
Tecnocom (Gruppo Progress), importante azienda radicata da 40
anni nel territorio con esperienza consolidata nella
progettazione e realizzazione di impianti per la produzione di
elementi prefabbricati.
Il calendario delle prossime visite è così scandito: il Consorzio
Coselag di Trieste e Area Science Park il 13 aprile; il Consorzio
Coseveg di Monfalcone il 27 aprile; il Polo tecnologico Alto
Adriatico e la Scuola Mosaicisti del Friuli a Spilimbergo il 4
maggio; il Consorzio Carnia Industrial Park di Amaro l'11 maggio;
il Consorzio Ponterosso Tagliamento Zipr e il Consorzio Nip di
Maniago il 18 maggio.
"Efficaci strumenti di conoscenza per capire le proprie abilità e
competenze, che rappresentano fattori vincenti di ingresso nel
mondo del lavoro. Con questo spirito nasce il progetto 'Made in
Fvg - Ambasciatori di eccellenza': per favorire la comprensione e
la consapevolezza delle competenze richieste dal mondo del lavoro
e mettere in relazione studenti, insegnanti, famiglie e aziende
per facilitare le scelte dei percorsi formativi e lavorativi dei
giovani" ha commentato Rosolen.
"Del resto in Friuli Venezia Giulia l'incontro tra studenti e
imprese, negli ultimi anni, è diventata una pratica continua:
'Made in Fvg' è uno degli strumenti utili all'interno di un
percorso di consapevolezza che l'Amministrazione ha messo in
campo. Il futuro del Friuli Venezia Giulia - ha concluso
l'assessore - è legato alla capacità che avremo di creare una
forte sintonia tra le aziende che dovranno entrare sempre più
nelle scuole e gli studenti che dovranno conoscere le aziende e
le evoluzioni del mercato del lavoro".
ARC/COM/ma