Sociale: Riccardi, approccio culturale per rispondere a bisogni salute
Udine, 9 mar - "Nell'affrontare le importanti sfide che abbiamo
davanti, non possiamo fare a meno dell'organizzazione e del
sistema valoriale di realtà come la vostra, che oggi festeggia 30
anni di attività e con cui continueremo a camminare insieme". Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute, Politiche sociali
e Disabilità, Riccardo Riccardi al convegno "Uniti verso
l'inclusione sociale" organizzato da Universiis società
cooperativa sociale nell'ambito della ricorrenza dei 30 anni di
attività. Durante l'evento è stato approfondito l'importante
momento storico che sta caratterizzando la presa in carico e gli
interventi a favore delle persone con disabilità intellettiva a
partire dalle fonti normative che segnano questa profonda
transizione. Su questo aspetto si è soffermato Riccardi ricordando la legge 41
del 1996 "che aveva anticipato le leggi dello Stato, conquistando
spazi di diritti prima non riconosciuti" e la legge regionale 16
del 2022 "costruita ancorandoci allo spirito di quella norma
avveniristica del '96 e con i singoli portatori di interesse
sulla quale abbiamo raggiunto una convergenza politica tanto che
la norma fu approvato all'unanimità in Consiglio regionale. Di
questo vado particolarmente orgoglioso". Un altro passaggio dell'intervento dell'assessore ha riguardato
il processo di desanitarizzazione "che liberebbe molte risorse
per dare risposte ai bisogni di salute delle persone con un
approccio orientato ad alleggerie la cultura ospedalecentrica per
offrire risposte più ampie, che non cominciano e finiscono nel
momento della prestazione. Siamo ancorati a un modello
organizzativo che non è più al passo con il bisogno di salute,
cambiato nel tempo. Questi mutamenti non possono più stare
all'interno dell'impalcatura socio-assistenziale, ma trovare
risposte all'interno di quel modello di società che ha come
capisaldi la solidarietà e la sussidiarietà espresse anche dalle
tante associazioni di volontariato sociale e del terzo settore
con cui il sistema pubblico deve continuare a collaborare". "Le istituzioni - ha concluso, infine, Riccardi - devono saper
mettere a disposizione risorse e strumenti superando la cultura
dell'esclusività della sanitarizzazione non temendo di guardare
al privato. Lo sforzo da compiere è proprio quello di sostenere
questo patrimonio di esperienze nate dalle famiglie,
dall'associazionismo, dal privato sociale e di moltiplicarle. Le
scelte che hanno permesso di arrivare alla conquista normativa
del 1996 sono frutto anche di quell'azione culturale nata dal
basso che ha condizionato e permesso scelte lungimiranti".
ARC/LP/ma
L'intervento dell'assessore regionale alla Salute, Politiche sociali e Disabilità, Riccardo Riccardi.
Il pubblico presente all'incontro.
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