Turismo: Bini-Riccardi, Regione pronta per agevolare avvio stagione
Udine, 5 mag - "In vista dell'avvio della stagione turistica
estiva abbiamo avuto un incontro proficuo, che ha dato risposte
precise ai sindaci delle due principali località balneari, Grado
e Lignano, e ai rappresentanti delle categorie del settore in
merito alla possibilità di potenziare l'offerta di centri tamponi
a disposizione dei flussi di turisti stranieri che ne necessitano
per il rientro nel proprio Paese".
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Attività produttive e
Turismo, Sergio Emidio Bini, al termine della videoconferenza a
cui è intervenuto assieme al vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, per definire alcuni aspetti della
ricettività turistica del Friuli Venezia Giulia nell'attuale fase
pandemica.
All'incontro sono intervenuti i sindaci delle due località
balneari, Luca Fanotto e Dario Raugna assieme ai vertici di Git,
Lisagest, Federalberghi, Confesercenti, Confcommercio.
Nel corso dell'incontro il sindaco Fanotto ha ricevuto
rassicurazioni in merito alla possibilità di individuare la più
idonea soluzione logistica per l'attivazione di un centro
tamponi, mentre il sindaco di Grado ha reso noto che verrà aperto
a breve un centro tamponi gestito dall'Azienda speciale farmacia
di Grado che insisterà su un'area di Git, oltre a quello già
presente presso la Clinica Santa Eufemia in gestione a un
operatore sanitario privato.
La disponibilità della Regione è stata massima a collaborare per
sostenere le richieste degli operatori nel limite delle proprie
competenze. Quanto alla richiesta di compartecipazione ai costi
che i turisti devono sostenere per realizzare i tamponi richiesti
per il rientro nel proprio Paese, come accade in altri Stati, il
vicegovernatore ha ricordato però con chiarezza quali siano i
confini dell'intervento pubblico.
"La sorveglianza sul rischio di contagio a tutela della comunità
è - ha chiarito Riccardi - materia che rientra nel perimetro
delle competenze della sanità pubblica e qui la Regione è pronta
a fare la propria parte. Fare fronte ai costi del tampone al
turista che è arrivato in regione perché il Paese d'origine
impone il tampone per il suo rientro non è invece competenza del
sistema pubblico in Italia, già sollecitato sul fronte della
prevenzione e della risposta di stretto interesse sanitario a
tutela della popolazione".
ARC/EP/ma
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi e l'assessore alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini
Foto Regione FVG
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