Inaugurati murales in Cardiologia a San Vito al Tagliamento
Trieste, 8 lug - "Il bisogno di salute non si limita agli
aspetti di natura strettamente sanitaria ma si allarga a una
risposta più ampia, anche culturale, e abbraccia un ambito
temporale che non si limita al momento dell'acuzie ma può
accompagnare tutta la vita di ciascuno di noi".
Lo ha affermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso
dell'inaugurazione dei murales realizzati dall'artista
pordenonese Ugo Furlan per rendere più accogliente e vicino alle
persone il reparto di Cardiologia dell'ospedale di San Vito al
Tagliamento.
All'appuntamento, oltre all'autore delle opere, erano presenti il
sindaco Antonio Di Bisceglie, la consigliera regionale Mara
Piccin, e il presidente del consorzio sviluppo economico locale
del Ponterosso Tagliamento, Renato Mascherin.
Il progetto, la cui funzione è stata evidenziata dal direttore
della Cardiologia, Daniela Pavan, ha preso avvio dallo stesso
artista che ha voluto contribuire al percorso di migliorare
l'accoglienza per le persone che vivono l'esperienza della
degenza ospedaliera o la necessità di frequentare il nosocomio.
Alla realizzazione dei murales hanno contribuito il consorzio
Ponterosso Tagliamento e alcune aziende locali.
L'abbellimento del reparto con le opere di Furlan è stato pensato
in funzione del miglioramento della relazione tra le persone, i
professionisti della sanità e gli spazi dell'ospedale. I murales
rappresentano uno strumento divulgativo per la sensibilizzazione
dei pazienti e i loro accompagnatori sui corretti stili di vita e
per la prevenzione delle patologie cardiovascolari, ma anche
messaggi semplici per generare consapevolezza e non ansia nei
pazienti.
Lo stato psicologico di fragilità di chi accede in ospedale è un
tema di primaria importanza, al punto che migliorare gli ambienti
ospedalieri e la logistica può contribuire a far percepire al
paziente l'elevato grado di qualità delle prestazioni sanitarie
offerte.
"Fino a una decina di anni fa - ha sottolineato Riccardi - una
proposta del genere sarebbe stata impensabile. Questa la invece
sfida del nostro tempo: aiutare il percorso delle persone che
sono state colpite da una patologia grave con una cultura diversa
e in una prospettiva che esce dall'ospedale, realizzando
pienamente l'integrazione socio-sanitaria accompagnandole lungo
tutta la loro vita".
"Per portare a compimento questa opportunità - ha concluso il
vicegovernatore - non abbiamo molti anni. Dobbiamo fare oggi
delle scelte che a volte possono anche sembrare impopolari ma, al
contrario, rispondono all'interesse generale perché l'unico
interesse al quale dobbiamo dare risposta è il diritto
inalienabile di tutti alla salute".
ARC/COM/fc
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