L'assessore in visita all'antica fucina di San Foca nata nel 1445
San Quirino, 19 gen - "La visita a quest'antichissima attività
artigianale di battiferro non può che rafforzare la convinzione
che abbiamo sempre cercato di declinare nelle nostre politiche:
fare di tutto per preservare queste storiche piccole attività che
si tramandano di padre in figlio, conservando un grande
patrimonio di mestieri, memorie e tradizioni, che altrimenti si
rischierebbe di perdere".
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Attività produttive
Sergio Emidio Bini a margine della visita all'officina di
battiferro condotta da Giorgio Beltrame a San Foca di San Quirino
(Pordenone). Una piccola attività artigianale che ha alle spalle
una lunghissima storia di oltre cinquecento anni.
Giorgio Beltrame porta avanti infatti l'antica tradizione di
famiglia iniziata a San Foca nel 1445: una fucina completamente
artigianale in cui si continua ogni giorno a battere il ferro da
quasi sei secoli. La data è stata ricostruita - come ha
raccontato lo stesso erede dell'antica tradizione di famiglia
all'assessore Bini, che ha ammirato Beltrame all'opera - sulla
base di documenti storici legati alle concessioni, stipulate con
la Repubblica di Venezia, per l'utilizzo dell'acqua della roggia
attigua, che un tempo produceva l'energia per alimentare i magli.
Beltrame ha cominciato a muoversi tra magli (il più antico in
officina è del 1918) e fucine per forgiare il ferro all'età di
otto anni. Ancora oggi, a sessant'anni, continua a forgiare e a
plasmare i blocchi di ferro trasformandoli in badili,
coltellacci, vomeri, tenaglie ma anche in piccozze e coltelli di
altissima qualità e di design, richiesti in tutta Italia e anche
all'estero.
"Vedendo all'opera maestri come Giorgio Beltrame - ha voluto
rimarcare l'assessore - si comprende bene il valore della
tradizione, della passione e del sapere artigiano, tali da
rendere unico per forma e qualità ogni pezzo forgiato. Ed è
proprio questa peculiarità che va mantenuta, cercando di
accompagnare queste antiche attività nell'utilizzo anche dei
moderni strumenti digitali, da utilizzare magari nella vendita e
nella promozione dei propri prodotti e dell'impresa stessa".
"Abbiamo una volta di più - ha evidenziato l'assessore -
apprezzato e capito quanto sia importante sostenere e
salvaguardare questi mestieri e queste arti, che rappresentano la
storia e le fondamenta del successo industriale e manifatturiero
di questo territorio. Come Regione, in stretta collaborazione con
Confartigianato, stiamo cercando di far sì che esperienze come
questa possano essere conosciute e possano continuare a esistere,
perché sono un patrimonio di tutta la comunità. Attività
artigianali come questa non sono soltanto un'esperienza
imprenditoriale - è convinto Bini - ma sono autentici pezzi di
storia che devono essere supportati, perché custodi della nostra
cultura del lavoro".
ARC/LIS/al
L'assessore Sergio Emidio Bini ammira un attrezzo appena forgiata dal fabbro Giorgio Beltrame nella sua fucina in attività dal 1454
L'assessore Bini nell'officina di Giorgio Beltrame a San Foca di San Quirino (Pordenone)