Udine, 20 dic - "Proseguiamo nel confronto con tutti i
portatori di interesse, una modalità che ha sempre caratterizzato
questa Amministrazione, convinti che il dialogo sia sempre
arricchente e possa portare contributi interessanti. Alcune delle
tematiche sollevate, oggi, dai sindacati possono essere
affrontate a livello regionale, altre sono di competenza
nazionale, ma restiamo aperti al dialogo in un'ottica costruttiva
a vantaggio delle nostre comunità".
Lo ha indicato l'assessore regionale alle Attività produttive e
Turismo, Sergio Emidio Bini, durante l'odierno incontro, nella
sede della Regione a Udine, con i rappresentanti sindacali
Francesco Buonopane (Cgil), Adriano Giacomazzi (Cisl)e Matteo
Calabrò (Uil). Oggetto della riunione è stato il ddl che modifica
la legge regionale del settore commercio (Lr 29/05) "che - ha
chiarito Bini - punta a semplificare, ammodernare e aggiornare la
disciplina del comparto. L'adeguamento e la semplificazione della
normativa del 2005 rappresentano la prima pietra di una riforma
del terziario che si realizzerà con la prossima legislatura
regionale".
I rappresentanti sindacali hanno espresso soddisfazione per
l'accoglimento della richiesta di incontro e manifestato
apprezzamento per la semplificazione e lo snellimento delle
procedure adottate nella proposta di provvedimento.
Fra le richieste delle organizzazioni sindacali è emersa la
volontà di poter essere coinvolti negli accordi di partenariato
volti alla costruzione dei distretti del commercio. A ciò si
aggiunge la necessità di individuare uno strumento di
coordinamento della programmazione urbanistica per una migliore
gestione delle aree commerciali ed evitare un sovraffollamento di
attività merceologiche in zone contermini. Su entrambi i punti
l'assessore si è detto disponibile ad approfondire
l'interlocuzione.
Un altro tema affrontato ha riguardato la liberalizzazione delle
giornate di apertura e chiusura delle attività commerciali. Bini
ha ricordato come la potestà sia statale: "la sentenza 98/2017
della Corte costituzionale, che il ddl recepisce, ha di fatto
liberalizzato orari e giornate di chiusura delle attività in
Italia".
Sul disegno di legge che modifica la normativa regionale del
settore commercio, l'esponente della Giunta Fedriga ha anche
evidenziato come "oltre all'abrogazione di norme superate dalla
legislazione statale o europea, la proposta normativa aggiorna
anche la disciplina in merito al commercio sulle aree pubbliche.
Sono stati predisposti, infatti, i nuovi criteri di priorità a
cui i Comuni potranno fare riferimento per la gestione di mercati
e fiere e per l'assegnazione dei posteggi. Con questa modifica -
ha specificato Bini - si intende valorizzare la professionalità
dell'operatore acquisita nell'esercizio dell'attività su area
pubblica, la commercializzazione di prodotti tipici locali e del
Made in Italy, il rispetto dello stato dei luoghi e del contesto
architettonico, in un'ottica di armonica correlazione con
l'ambiente in cui viene svolto il mercato".
"Con l'aggiornamento della legge regionale sul commercio si è
colta anche l'occasione di riordinare alcuni articoli che erano
diventati di difficile applicazione, considerando l'evoluzione
del contesto socio-economico di riferimento" ha continuato
l'assessore regionale, evidenziando come "l'intervento sia in
naturale continuità con l'introduzione dei distretti del
commercio, previsti dalla legge SviluppoImpresa".
Si semplificano ad esempio le comunicazioni di inizio, subentro e
cessazione attività e si introduce la previsione di nuove forme
di vendita, quali l'home food e l'home restaurant. Allo stesso
modo viene meglio specificato l'e-commerce, semplificandone
l'attivazione.
"Ulteriore elemento di novità è rappresentato dalla
semplificazione delle procedure delle vendite promozionali e di
liquidazione - ha chiarito l'esponente della Giunta Fedriga -
senza andare a intaccare le vendite di fine stagione, i
cosiddetti saldi. Si sono abrogate le norme che prevedevano
aggravi inutili per le imprese, razionalizzando le fattispecie
delle vendite straordinarie".
"La norma - ha concluso Bini -, già approvata in commissione e
dal Consiglio delle autonomie locali, passerà presto all'esame
dell'Aula e diventerà immediatamente operativa una volta
approvata, perché non necessità di regolamenti attuativi".
ARC/LP/al
L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, con i rappresentanti sindacali Francesco Buonopane (Cgil), Adriano Giacomazzi (Cisl) e Matteo Calabrò (Uil).
L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini.