Majano, 22 nov - "A Majano vi sono realtà imprenditoriali e
turistiche di grandissimo valore che dimostrano la capacità del
Friuli Venezia Giulia di attrarre investimenti e di saper creare
quella concreta e virtuosa alleanza tra privati e enti locali che
contribuisce a creare occupazione e ricchezza".
Così l'assessore regionale alle Attività produttive e turismo
Sergio Emidio Bini si è espresso dopo aver visitato, ieri
pomeriggio, lo stabilimento della Errebi rotolificio Bergamasco,
nella zona industriale majanese, e il rinnovato complesso
dell'Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme nella frazione di
San Tomaso.
Encomiabile, secondo l'assessore, l'impegno della ditta Errebi
(specializzata nella produzione di rotoli di carta per
registratori di cassa, biglietterie, plotter, etichettature ed
ogni altro uso) nella ricerca e sviluppo di soluzioni sostenibili
"un impegno che si concretizza nella scelta di ridurre l'utilizzo
di plastica immettendo nel mercato nuovi prodotti basati
esclusivamente sulla carta e che imprimono una svolta al settore
degli imballaggi".
Fondata 35 anni fa a Bergamo, la Errebi è un'azienda a conduzione
familiare che negli anni ha ampliato lo stabilimento di Majano
tanto che oggi conta 40 dipendenti. L'azienda è ora impegnata in
un progetto di ampliamento di due mila metri quadrati che
comporterà l'assunzione di altri 10 dipendenti nell'area
produttiva majanese. Il mercato di sbocco è rappresentato per il
60 per cento da clienti italiani e per il restante 40 per cento
da acquirenti dell'Europa centrale.
Assieme alla sindaca di Majano Elisa De Sabbata, Bini si è poi
recato in visita al complesso medievale dell'Hospitale di San
Giovanni di Gerusalemme che dal 2004 è di proprietà del Comune.
Fondato alla fine del XII secolo dai cavalieri di San Giovanni di
Gerusalemme (poi cavalieri di Malta) il complesso ricettivo
costituiva una tappa importante della via del Tagliamento lungo
l'antica Via di Allemagna, che collegava i Paesi Baltici con i
porti dell'Adriatico. Della sua fondazione e utilizzo come
ricovero per i pellegrini vi è testimonianza nella pergamena
istitutiva originale, datata 1199, detta del "Portis". La vicina
chiesa di San Giacomo, forse inizialmente intitolata a San
Tommaso, conserva resti di pregevoli affreschi medievali tra i
più antichi tra i cicli rinvenuti in Friuli.
"Un luogo splendido che è testimonianza delle eccellenze
culturali, storico e artistiche del Friuli Venezia Giulia,
eccezionale come tante realtà su cui la Regione sta investendo
per fondare l'unicità della nostra offerta turistica", ha detto
Bini, ribadendo la volontà della Regione di promuovere "il
turismo legato ai cammini, alla riscoperta dei centri minori e
del turismo lento, fattori di crescita che si sono rafforzati
dopo la pandemia".
Nel 2004, grazie ad un finanziamento concesso dalla direzione
regionale Cultura, il Comune di Majano ha acquisito l'immobile,
compresa una porzione di circa 12mila metri quadrati di terreni
adiacenti.
Dal 2006 il Comune ha avviato un progetto di riscoperta culturale
del sito, con gli studi e le indagini preliminari sull'immobile,
e nel 2007, grazie ad un contributo regionale assegnato ai sensi
della LR 77/81, ha avviato l'intervento di restauro con un primo
lotto di consolidamento dell'edificio, che ne ha restituito il
grandissimo pregio storico e architettonico. Tra il 2014 e il
2021 sono stati investiti fondi regionali e fondi propri del
Comune per circa 1,2 milioni di euro, giungendo così alla
completa ristrutturazione dell'Hospitale, che ora può essere
utilizzato, oltre che per il suo scopo storico di accoglienza di
pellegrini e viandanti, anche per iniziative culturali e di
comunità.
ARC/SSA/pph
L'assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini visita lo stabilimento della Errebi rotolificio Bergamasco a Majano
L'assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini visita il complesso medievale dell'Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme
L'assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini con la sindaca di Majano Elisa De Sabbata, visita il complesso medievale dell'Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme