Latisana, 6 nov - "Celebrare le forze armate oggi significa
ricordare i valori fondamentali della nostra nazione: quei valori
che abbiamo il dovere morale, civile e istituzionale di tutelare
e difendere, come fatto dai nostri padri e prima di loro dai
nostri nonni. Perché senza il valore della libertà, senza il
valore del dialogo e del confronto, senza il valore della pace,
non potrebbe esistere la nostra splendida Italia".
Lo ha affermato oggi l'assessore regionale alla Attività
produttive Sergio Emidio Bini in occasione della Festa dell'Unità
Nazionale e delle Forze armate celebrata a Latisana.
"La celebrazione di oggi - ha osservato Bini - affonda le sue
radici nella storia d'Italia e si lega indissolubilmente anche al
passato di questa regione. Il 4 novembre 1918 terminava la Prima
Guerra Mondiale, che tanto ha insanguinato la terra del Friuli
Venezia Giulia. Si completava così il processo di unità nazionale
iniziato con il Risorgimento, con il rientro degli italiani nei
territori di Trento e Trieste. Il 4 novembre 1921, dopo essere
partita da Aquileia, la salma del milite ignoto arrivava a Roma
per essere tumulata nel Sacello dell'Altare della Patria. Da
allora, il 4 Novembre è Festa nazionale, una giornata in cui
festeggiamo l'Italia e ricordiamo tutti coloro che, anche
giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un
ideale di Patria".
L'assessore ha osservato come "Patria" sia una parola "preziosa
perché racchiude in sé i valori migliori della nostra nazione:
l'ingegno artistico e il saper fare, la solidarietà e l'aiuto
reciproco, la responsabilità che deriva da una storia millenaria
e infine, più di tutto, l'amore per la libertà".
Fitta di momenti commemorativi, la mattinata è iniziata con
l'alzabandiera presso il monumento ai Marinai d'Italia con
l'omaggio dei labari e dei gagliardetti delle associazioni
combattentistiche, d'arma e del gonfalone; in seguito il corteo,
accompagnato dalla banda di Lignano Sabbiadoro, si è recato in
piazza Indipendenza, rendendo onore alla bandiera e deponendo una
corona d'alloro davanti al cippo che ricorda i caduti del
Risorgimento per raggiungere la pieve di San Giovanni Battista
dove mons. Carlo Fant ha celebrato la santa Messa.
Dopo aver assistito alla Santa Messa le autorità militari e
civili hanno reso omaggio al monumento ai caduti della Brigata
Julia e hanno poi deposto una corona presso il monumento ai
Caduti della Grande Guerra di viale Stazione.
ARC/EP/gg
L'alzabandiera a Latisana in occasione della Festa dell'Unità e delle forze armate
Il corteo delle autorità, con l'assessore regionale Sergio Emidio Bini
allegato (foto)
I discorsi ufficiali alla presenza del vicesindaco Ezio Simonin, l'assessore Bini, la consigliera regionale Maddalena Spagnolo
L'assessore Bini depone la corona d'allora al monumento ai Caduti di Latisana