Disponibili 21,4 mln di euro, inseriti nuovi codici Ateco
Udine, 12 mar - Approvata oggi in via definitiva la delibera
della Giunta regionale che determina ulteriori misure urgenti per
il sostegno dei settori produttivi. Si tratta della terza tranche
di ristori per 21,4 milioni di euro, con cui la Giunta conta di
riuscire a dare un sostegno, compreso tra 500 e 10mila euro, ad
una platea di oltre 15mila titolari di partite Iva.
"Siamo coscienti di non riuscire a dare risposta a tutti, ma con
le risorse a disposizione abbiamo cercato di ragionare per
filiere andando a coprire quei settori che maggiormente sono
stati penalizzati dallo stop imposto dall'epidemia, includendo
chi finora non ha potuto ricevere alcun tipo di ristoro o
contributo" ha commentato l'assessore regionale alle Attività
produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, garantendo che "l'iter
sarà semplificato e rapido. Abbiamo creato una task force di
venti persone che si dedicheranno esclusivamente a queste
pratiche, per riuscire a accreditare i fondi sui conti correnti
dei beneficiari in 30-45 giorni al massimo dalla chiusura
dell'istruttoria".
Gli importi dei ristori variano a seconda dei codici Ateco
individuati per le diverse filiere di attività: il commercio al
dettaglio e ambulante (a cui sono riconosciuti ristori di mille
euro); agenti e rappresentanti di commercio dell'alimentare e
tessile e simili (ristori da 500 euro); fabbricazione e
confezionamento abbigliamento (700 euro); filiera ho.re.ca -
hotellerie-restaurant-café (ristori da mille euro a 10mila euro);
filiera eventi, congressi, matrimoni, cerimonie (da 700 euro a
2000 euro); trasporto persone, agenzie di viaggio e guide (da 700
euro a 4.500 euro); filiera pubblicità (700 euro); attività
sportive (da 1200 a 1500 euro).
Rispetto alla delibera inizialmente proposta, dopo il passaggio
in Commissione consiliare, sono state apportate delle
integrazioni alla tipologia di attività ammesse a contributo.
Risultano aggiunti i seguenti codici Ateco: 46.44.10 Commercio
all'ingrosso di vetreria e cristalleria (euro 1.200); 46.44.20
Commercio all'ingrosso di ceramiche e porcellana (1200 euro);
46.44.40 Commercio all'ingrosso di coltelleria, posateria e
pentolame (1.200 euro); 74.90.93 Altre attività di consulenza
tecnica (1.200 euro); 74.90.99 Altre attività professionali
(1.200 euro); 77.21.09 Noleggio di altre attrezzature sportive e
ricreative (1.200 euro); 77.39.99 Noleggio senza operatore di
altre macchine ed attrezzature (1.200 euro); 93.11.90 Gestione di
altri impianti sportivi (1.500 euro); 93.21.00 Parchi di
divertimento e parchi tematici (2.000 euro).
È stato inoltre uniformato in tutto il territorio regionale il
valore dei ristori riconosciuti a bar (2.000 euro) e ristoranti
(2.500 euro), eliminando la distinzione fra ambiti provinciali
inizialmente prevista in considerazione delle diverse fasce di
rischio di contagio. Si specifica inoltre che gli alberghi di
montagna, a cui sono riconosciuti importi maggiori, sono quelli
che si trovano in Comuni interamente montani ex legge regionale
33/2002.
Ai fini della ammissibilità alla contribuzione, il richiedente
deve inoltre autocertificare di aver subito una perdita di
fatturato, uguale o superiore al 30 per cento, ponendo a
raffronto l'importo medio mensile del fatturato prodotto nel
periodo tra il 01/03/2019 e il 29/02/2020 e il periodo compreso
tra il 01/03/2020 e il 28/02/2021. Ulteriore novità è l'esenzione
dell'imposta di bollo da 16 euro sulla domanda.
Possono presentare domanda le imprese risultanti attive alla data
del 23 febbraio 2020 e ancora attive alla data di presentazione
della domanda. Le imprese stagionali possono presentare domanda
anche se sono nel periodo di inattività. Le domande potranno
essere presentate a partire dalle ore 8 del 18 marzo fino alle
ore 20 del 29 marzo tramite il sistema Istanze on line a cui si
accede dal link pubblicato sul sito istituzionale della Regione,
dove si possono scaricare anche i moduli e trovare informazioni e
approfondimenti su come compilare la richiesta.
ARC/SSA/ma
L'assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini.
Foto ARC Montenero