Udine, 28 nov - La Regione punta a rafforzare le azioni di
promozione all'estero delle produzioni e lavorazioni di pregio
del Friuli Venezia Giulia, per favorire e assecondare quella che
sarà la ripartenza, in modo da far trovare le nostre realtà
sempre più pronte e competitive sui mercati internazionali,
agevolando le imprese che hanno già fatto domanda di contributo
all'Amministrazione e sono state costrette a orientare l'azione
promozionale verso le modalità online.
La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Attività
produttive, Sergio Emidio Bini, ha infatti approvato il
Regolamento, che facendo riferimento alle istanze già presentate,
modifica il regolamento precedente in materia di incentivi per
l'attuazione di programmi pluriennali di promozione all'estero.
"L'obiettivo che ci siamo posti - spiega Bini - è quello di
sostenere le attività che si trovano a fronteggiare la crisi
causata dall'emergenza pandemica, e colmare lo svantaggio che il
settore economico-produttivo dell'intero Friuli Venezia Giulia,
alla pari di realtà di pregio di altri Paesi, patisce a causa del
blocco delle esportazioni e delle numerose attività di
promozione. Attività che, fino allo scorso inverno, potevano
venire effettuate anche in presenza direttamente nelle aree dei
mercati di destinazione dei prodotti".
Il Regolamento, così modificato, si riferisce alle imprese che al
momento dell'entrata in vigore dello stesso non abbiano ancora
presentato rendicontazione rispetto ai contributi assegnati, in
quanto impossibilitate a completare l'attività di promozione
dalle restrizioni causate dalla pandemia.
Per questo, è stato fatto slittare il termine ultimo per la
presentazione della rendicontazione da 60 giorni a 12 mesi.
Ma è anche stata prevista la possibilità di mantenere il
contributo all'impresa beneficiaria, nel caso la rendicontazione
del progetto ammesso al finanziamento contempli modifiche alle
modalità di esecuzione rispetto al progetto originario, se le
stesse riguardano la partecipazione a fiere e mostre mediante
l'utilizzo della piattaforma digitale, che si considereranno
ammissibili anche se non contemplate in precedenza all'atto della
domanda.
"Nell'occasione - evidenzia Bini - sono state introdotte per il
futuro misure per la semplificazione della presentazione delle
domande, secondo il percorso che abbiamo intrapreso fin
dall'inizio per rendere meno onerosi gli aspetti burocratici ad
aziende che in periodi come questo sono impegnate a mantenere
attivo l'assetto produttivo".
ARC/CM/gg
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