Udine, 5 lug - "I traguardi raggiunti dalla vitivinicoltura
del Friuli Venezia Giulia e le nuove sfide dei mercati si devono
anche alla capacità di trasferire la conoscenza tra il mondo
della ricerca regionale, che è sempre attento a individuare
soluzioni e prospettive per il settore capaci di permettere alle
nostre aziende di posizionarsi sempre ad alto livello sui mercati
internazionali, e i produttori. Un mondo, quello della ricerca,
che negli anni si è saputo specializzare anche in viticoltura,
uno dei comparti di eccellenza attraverso i quali si qualifica
l'intero mondo rurale regionale, costantemente al lavoro in
collaborazione con la Regione per risolvere le problematiche di
carattere tecnico colturale e sviluppare i processi di
lavorazione per ottenere prodotti sempre più genuini e
qualificanti. La sensibilità imprenditoriale rispetto
all'innovazione resta comunque soggettiva, ed è quindi
auspicabile sviluppare la capacità di comunicare in modo
autorevole i risultati trasferendone la conoscenza, al fine di
far mantenere al mondo vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia
quei primati attraverso i quali la nostra stessa regione oggi si
propone nel mondo".
Lo ha affermato l'Assessore regionale alle risorse
agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier,
portando il saluto dell'Amministrazione all'VIII Convegno
nazionale di viticoltura CONAVI, organizzato dall'ateneo udinese
e coordinato dal professor Enrico Peterlunger.
Zannier, dopo avere recepito dall'introduzione dello stesso
Peterlunger, dal saluto del Magnifico Rettore dell'Università di
Udine, Pinton, dal responsabile del Dipartimento, Ceccon, dal
presidente della Società di ortofrutticoltura italiana, Massimo
Tagliavini, il grande fermento che continua ad animare la ricerca
del Friuli Venezia Giulia, ha auspicato che un numero sempre
maggiore di aziende del comparto voglia aderire ai percorsi di
formazione istituiti dal mondo universitario. L'esponente
dell'esecutivo Fedriga ha inoltre evidenziato la crescita delle
eccellenze vitivinicole che il nostro territorio ha saputo
esprimere e che tutt'ora esprime, anche grazie alla empatia
sviluppata con l'ateneo dalla sua fondazione e la simbiosi con le
istituzioni regionali.
La crescita delle aziende e la ricerca, ha aggiunto Zannier, sono
dalla nascita della Università udinese non solo un paradigma ma
anche la sintesi del connubio sostenuto e valorizzato dalla
Regione; ciò ha consentito alla nostra vinicoltura di raggiungere
traguardi ambiti e di superare, nei risultati, quelle realtà
iconiche considerate da tempo un simbolo della viticoltura di
qualità ed esclusiva.
Il Convegno CONAVI si svilupperà fino a mercoledì, parte in
presenza nella sede della facoltà di Scienze economiche
dell'Università di Udine, parte on line, e si propone di valutare
l'impatto della crisi derivante dalla pandemia sul settore.
Inoltre tale incontro, come hanno evidenziato Peterlunger e il
Rettore, è anche una formidabile occasione di scambio di
conoscenza, elementi innovativi, spunti per un ulteriore sviluppo
della ricerca che è il germe dell'innovazione.
Come aveva specificato in apertura Peterlunger, nel corso dei
lavori è previsto anche dibattito di carattere tecnico con la
partecipazione di consulenti, ricercatori, ditte fornitrici di
materiali e servizi per il settore viticolo, e soprattutto
aziende produttrici di tutta Italia, per un confronto fruttuoso
sull'innovazione da trasferire in viticoltura.
È inoltre prevista una sezione dedicata alla comunicazione,
ovvero alla capacità di trasferire i risultati della ricerca
verso il mondo rurale, per favorire la diffusione delle nuove
tecniche, per esempio quelle mirate a ridurre l'impiego di
fitofarmaci; iniziativa, rispetto alla quale Zannier aveva
rivolto il plauso della Regione.
ARC/CM/al