Udine, 26 gen - Gli assessori regionali a Infrastrutture e
territorio, Graziano Pizzimenti, e alle Attività produttive e
turismo, Sergio Emidio Bini, hanno illustrato il nuovo bando del
Ministero dello sviluppo economico, pubblicato nel luglio scorso,
per il finanziamento di progetti pilota volti allo sviluppo del
tessuto imprenditoriale territoriale.
L'incontro era rivolto ai soggetti sottoscrittori del "Patto
territoriale della Bassa friulana", tra i quali i Comuni di San
Giorgio di Nogaro, Cervignano del Friuli, Torviscosa, l'ex
Provincia di Udine, la Camera di commercio di Udine,
l'Associazione degli industriali della Provincia di Udine, l'Api,
l'Uaf, l'Ascom, Cgil, Cisl e Uil e il Consorzio per lo sviluppo
industriale dell'Aussa-Corno (Ziac), cui è subentrato il
Consorzio di sviluppo economico per l'area del Friuli (Cosef).
Il Patto territoriale della Bassa friulana ha interessato il
territorio dei tre Comuni rientrati in quell'area, i quali hanno
beneficiato di alcune opere infrastrutturali strategiche
realizzate a partire dal 2016. Tramite specifici interventi
normativi, nel 2019 sono state definite le procedure per chiudere
definitivamente i percorsi relativi alle agevolazioni concesse
per i Patti territoriali ed utilizzare le risorse residue per
ulteriori interventi.
"Si tratta di importanti opportunità di sviluppo che sfruttano le
risorse residue dei Patti territoriali per finanziare progetti a
favore del tessuto imprenditoriale, anche di natura innovativa,
denominati "Progetti pilota". Nel caso della Bassa friulana, gli
interventi individuati dalla Regione per quest'area incidono
sulla viabilità e sui raccordi per migliorare e rendere più
sicuri i collegamenti stradali" è quanto ha illustrato Pizzimenti
all'apertura del tavolo di confronto.
Bini ha sottolineato "la potenzialità industriale dell'Aussa
Corno su cui la Regione si sta spendendo per il superamento della
fase di Commissariamento ormai prossima alla chiusura. Lo
sviluppo economico dell'area - ha aggiunto l'assessore - passa
inevitabilmente attraverso il miglioramento della navigabilità
del Corno". L'assessore Bini ha ricordato come l'importante
chiusura della procedura di liquidazione del Consorzio Ziac, che
si protrae dal 2015, consenta il passaggio di tutte le aree
rientranti nella zona industriale dell'Aussa-Corno al Cosef,
favorendo l'insediamento di nuove realtà produttive e lo sviluppo
delle potenzialità di Porto Nogaro.
Ed è proprio alla centralità del Porto che guarda il progetto
proposto dalla Direzione attività produttive, che ha colto la
richiesta delle realtà industriali insediate di poter contare su
condizioni di navigabilità adeguate alle esigenze di garantire
trasporti via mare funzionali ai settori siderurgico e
manifatturiero, caratterizzanti il tessuto economico-produttivo
del Friuli. In particolare, gli amministratori locali e i
rappresentanti di Confindustria hanno dimostrato apprezzamento
per l'iniziativa, indicando unitariamente la priorità per il
potenziamento della navigabilità del canale Corno.
I progetti pilota proposti dalla Direzione infrastrutture e
territorio riguardano il risanamento del piano stradale lungo la
regionale 80 con il consolidamento del manto stradale, interventi
di messa in sicurezza sugli incroci in corrispondenza di raccordi
particolari e la realizzazione di barriere stradali per una
miglior sicurezza del traffico. Altri interventi potrebbero
interessare raccordi collegati al binario di dorsale di proprietà
del Cosef.
ARC/SSA/al
Gli assessori regionali a Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, e alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini
Gli assessori regionali a Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, e alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini