Trieste, 17 giu - "Una relazione che evidenzia risultati e
criticità della legge regionale 1/2016 sulle politiche abitative
e che, prendendo in esame il triennio 2016-2019, documenta come
alcune delle modifiche normative introdotte nel corso dell'ultima
legislatura, abbiano già reso più efficace e incisiva l'azione
della Regione in un ambito così rilevante per la collettività".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e
territorio Graziano Pizzimenti a margine della presentazione
della relazione sul programma delle politiche abitative e i piani
annuali di attuazione, rapporto previsto dalla clausola
valutativa della legge regionale 1/2016 e illustrata ai
componenti del Comitato per la legislazione, il controllo e la
valutazione del Consiglio regionale, alla presenza dell'assessore
delegato ai rapporti con il Consiglio Pierpaolo Roberti.
"Dopo l'entrata in vigore della legge e anche in relazione ai
primi risultati conseguiti nella gestione dei canali contributivi
- ha aggiunto l'assessore -, abbiamo apportato una serie di
modifiche puntuali alle originarie disposizioni normative e ai
successivi regolamenti, con l'obiettivo prioritario di agevolare
i cittadini residenti in Friuli Venezia Giulia e sostenerli nel
percorso legato all'ottenimento di una casa, sia essa di
proprietà o in regime di locazione".
"In quest'ottica - ha ricordato l'assessore - abbiamo concepito
la riforma della governance del sistema dell'edilizia
residenziale pubblica, tesa al rilancio e all'efficientamento
delle Ater che ha restituito loro un ruolo più incisivo sul
territorio, ulteriormente rafforzato in futuro grazie alla
possibilità di avviare una programmazione pluriennale delle
attività da realizzare".
"Ulteriori misure adottate dalla Giunta - ha affermato - hanno
ridefinito i requisiti per i richiedenti, le modalità di calcolo
dei canoni legati all'edilizia sovvenzionata e introdotto
revisioni regolamentari studiate non solo in un'ottica di
semplificazione delle procedure, ma di rilancio del settore edile
della regione".
A mantenere sempre un alto interesse nei cittadini è il canale di
contributi legato all'acquisto della prima casa, "un ambito nel
quale la Giunta è intervenuta per risolvere le criticità
riscontrate dai richiedenti e soddisfare tutte le domande
presentate, inserendo tra le iniziative finanziabili non solo le
richieste legate all'acquisto e alla nuova costruzione, ma anche
le precedenti subordinate al solo recupero dell'immobile".
"Al momento i soli esclusi sono coloro che, acquistando e
ristrutturando un immobile, prevedono di effettuare lavori di
sola manutenzione ordinaria - ha concluso l'assessore -, ma
stiamo valutando di inserirli tra i beneficiari, a fronte di una
spesa che sia pari ad almeno il doppio del contributo richiesto".
Proseguendo nell'analisi degli organismi istituiti dalla legge
1/2016, l'assessore Pizzimenti ha definito utile il lavoro
compiuto dai tavoli territoriali per le politiche abitative,
definendoli "uno strumento di raccordo tra i soggetti che, a
diverso titolo, si occupano del tema casa, capace di intercettare
le reali necessità dei singoli territori e di segnalare
interventi che rispondono alle reali esigenze abitative".
Sulla base dei dati emersi dalla relazione, l'assessore ha quindi
anticipato, anche in relazione alla prossima adozione del nuovo
programma regionale sulle politiche abitative per il 2020-2021,
la possibile revisione di alcuni istituti risultati poco
efficaci, come lo sportello Risposta casa o il canale
contributivo di autorecupero riservato ai Comuni per la
riqualificazione di immobili da destinare a uso residenziale,
obiettivo che di concerto con i tavoli territoriali, potrebbe
essere raggiunto con azioni di sostegno alternative.
ARC/CCA/al
L'assessore regionale a Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti interviene al Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione del Consiglio regionale
Foto ARC Montenero
L'assessore delegato ai rapporti con il Consiglio regionale Pierpaolo Roberti con il presidente del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione Franco Iacop
Foto ARC Montenero