Oggi a Roma si è riunita la Commissione Protezione civile della
conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Udine, 20 febbraio - "Gli impegni delle Regioni sui fondi del
Piano nazionale di ripresa e resilienza e le figure del
professionista e del volontario di protezione civile sono state
al centro dei lavori della Commissione Protezione civile della
conferenza delle Regioni e Province autonome che quest'oggi ha
visto il confronto tra il ministro Sebastiano Musumeci e gli
assessori regionali competenti. All'ordine del giorno la delega
al Governo per il nuovo Codice della Protezione civile: in questo
iter di evoluzione delle norme, le Regioni saranno parte attiva
portando il loro contributo. Il percorso ci porterà ad affrontare
numerose tematiche con l'obiettivo di poter disporre, nel
prossimo futuro, di strumenti più efficaci per sostenere un
sistema riconosciuto da tutti come straordinariamente importante,
in particolare nelle situazioni di conclamata emergenza e per la
prevenzione del rischio, in piena sinergia e puntuale
collaborazione con le strutture operative nazionali e regionali".
A darne notizia, nel primo pomeriggio di oggi, l'assessore con
delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo
Riccardi, che ha raggiunto la capitale per prendere parte alla
Commissione Protezione civile della conferenza delle Regioni e
Province autonome, alla quale ha preso parte anche il ministro
per la Protezione civile e le politiche del mare, Sebastiano
Musumeci, che si è tenuta in presenza nella sede del Dipartimento
nazionale della Protezione civile.
"Un appuntamento quanto mai importante, quello di oggi, che ci ha
dato modo a livello nazionale di esaminare il Disegno di legge
delega di aggiornamento del Codice della Protezione civile - ha
spiegato Riccardi -. Abbiamo affrontato insieme tematiche di
grande rilevanza come quella del rafforzamento della capacità di
intervento del volontario, anche con la semplificazione degli
adempimenti previsti dagli strumenti amministrativi e gestionali
esistenti, con l'introduzione eventuale di nuove e specifiche
modalità di sostegno, la valorizzazione del servizio civile
universale nel settore di intervento della protezione civile e la
semplificazione delle forme di coordinamento con la disciplina
vigente in materia di terzo settore".
"È stato poi esaminato il punto relativo alla definizione del
ruolo e delle responsabilità del sistema e degli operatori di
protezione civile, e relative specifiche funzioni e
professionalità, anche con riferimento alle attività di gestione
dei sistemi di allarme pubblico, di allertamento, di presidio
delle sale operative e della rete dei centri funzionali".
"In sede di Commissione sono stati ribaditi i principi e i
criteri sui quali è organizzato il sistema di protezione civile:
è stata posta particolare attenzione al rafforzamento e
all'ampliamento dell'attività di previsione, prevenzione e
mitigazione dei rischi connessi a eventi calamitosi o di origine
antropica - ha riferito Riccardi -. È stata sottolineata
l'importanza di semplificare e accelerare procedimenti
amministrativi di competenza del servizio nazionale della
protezione civile, con anche aggiornamenti, accorpamenti e pure
soppressione di adempimenti e formalità anacronistiche e non sono
più utili".
"Tra le altre tematiche affrontate nella seduta di oggi anche
quella della necessità di revisione del perimetro di intervento
del servizio nazionale della Protezione civile, sulla base della
valutazione della straordinarietà dell'impatto degli eventi e il
suo rafforzamento per quanto attiene alle capacità di intervento
in caso di emergenza di rilievo nazionale con revisione e
semplificazione delle disposizioni, per accelerare gli interventi
stessi, a tutela delle comunità e del territorio ove vivono", ha
concluso Riccardi.
ARC/PT/pph