La Giunta Regionale


19.02.2024 15:16

Salute: Riccardi, presenza volontariato preziosa nei Pronto soccorso

L'assessore all'incontro in Prefettura a Pordenone sulla sicurezza di operatori emergenza e Guardie mediche
Pordenone, 19 feb - "L'obiettivo è quello di cercare di coinvolgere tutte le associazioni di volontariato che avevano creato quella formidabile alleanza dando un prezioso contributo durante la pandemia anche per fare fronte a quel fenomeno di tensioni e di criticità da parte di utenti che spesso riguarda gli operatori dei Pronto soccorso ospedalieri e le sedi di Guardia medica. Accogliamo, dunque, con favore e gratitudine ogni disponibilità e ogni sforzo da parte dei volontari per dare un supporto ai professionisti della sanità che devono poter operare con la massima serenità possibile occupandosi dei casi che richiedono risposte emergenziali".
Lo ha detto oggi l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, partecipando a un incontro convocato in Prefettura a Pordenone per valutare, con le diverse associazioni di volontariato del territorio, il possibile ampliamento dei progetti di supporto per la gestione delle informazioni ai familiari dei pazienti che si trovano nei Pronto soccorso e nei punti di Guardia medica. Rispetto ai Pronto soccorso, si è valutato di estendere il progetto in essere con i volontari della Croce Rossa nell'ospedale di Pordenone - vista la disponibilità dimostrata dai comitati territoriali dell'organizzazione - anche nei Pronto soccorso di San Vito al Tagliamento e di Spilimbergo.
Nell'incontro con il prefetto di Pordenone Natalino Manno, si è inoltre valutata la possibilità di riattivare l'iniziativa "Amico Alpino accompagnami" attraverso la quale, durante la pandemia, gli alpini volontari della Sezione Ana di Pordenone hanno garantito la loro presenza e l'assistenza legata alla sicurezza nelle sedi della Guardie mediche sul territorio. Il confronto è servito per coinvolgere le diverse associazioni dei componenti delle Forze dell'ordine in congedo presenti sul territorio al fine di promuovere una partecipazione che possa affiancare l'attività dell'Associazione degli alpini. A breve sarà convocato, da parte dell'Asfo, un tavolo tecnico per recepire le diverse disponibilità delle organizzazioni e per proseguire nell'attuazione del progetto.
"Questi momenti di tensione e di aggressività da parte di utenti - ha sottolineato Riccardi - sono figli di una situazione che vede quasi l'80 per cento della domanda nei Pronto soccorso come "inappropriata". Casi in cui i pazienti non avrebbero bisogno di una risposta sanitaria "pura" da parte dei servizi di emergenza-urgenza, ma - precisa l'assessore - di una risposta molto spesso di carattere socio-sanitario che deve essere fornita in maniera strutturale sul territorio. E' chiaro dunque che c'è la necessità, in questa fase transitoria non breve, di dare assistenza, rassicurazioni e informazioni ai familiari delle persone che si trovano all'interno dei Pronto soccorso gestendo le criticità e facendo in modo che i professionisti possano concentrarsi nel dare le risposte a quel 20 per cento di casi davvero emergenziali".
"Durante la pandemia abbiamo visto - ha evidenziato Riccardi - che i volontari delle associazioni, a cominciare dalla Croce Rossa che ha continuato a garantire il servizio in alcune fasce orarie e nei fine settimana nell'ospedale di Pordenone, hanno dato un essenziale contributo mostrandosi degli alleati importanti. Ora l'intento è di ampliare quelle esperienze in cui i volontari hanno dimostrato competenza nel gestire alcune situazioni di tensione allargando il progetto ad altri Pronto soccorso del territorio e alle sedi della Guardia medica anche con il coinvolgimento di altre associazioni". ARC/DL/gg