La Giunta Regionale


12.02.2024 17:24

Salute: Fedriga, Burlo esempio di scelta coraggiosa a favore cittadini

Riccardi, guardiamo a nuovo modello più attento ai bisogni delle persone e alla velocità di come essi cambiano Trieste, 12 feb - "Abbiamo messo in campo, già nella legislatura precedente, ingenti risorse a favore del sistema sanitario della regione per garantire qualità, valorizzare le professionalità e dare risposte ai cittadini. Gli interventi attivati, fra cui quello del Burlo, vanno in questa direzione. Dobbiamo avere il coraggio di compiere delle scelte e di spiegarle al cittadino per dare risposte ai bisogni della popolazione perché questo significa migliorare il diritto alla salute. Nel passato, purtroppo, questo coraggio è mancato e si è scelto spesso di privilegiare il consenso. All'aumento delle risorse che abbiamo destinato alla sanità dovrà corrispondere un efficientamento del comparto: non avremo paura di compiere le scelte necessarie e il Burlo rappresenta un esempio di scelta corretta, coraggiosa che aiuta a dare le adeguate risposte alle nostre comunità". Lo ha detto il governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenuto oggi con l'assessore regionale alla Salute, Politiche sociali e Disabilità Riccardo Riccardi, alla conferenza stampa di inaugurazione dei nuovi spazi dell'Irccs materno infantile Burlo Garofolo: il poliambulatorio (al civico 63 di via dell'Istria, adiacente la storica sede dell'ospedale) e il laboratorio per la medicina di precisione e malattie rare (nella Palazzina Laboratori), realizzati grazie al finanziamento della Regione Fvg e al sostegno della Fondazione CRTrieste con cui è stata acquisita parte dell'attrezzatura. Si tratta di un ampliamento dei confini storici dell'Istituto che incrementa gli spazi a disposizione degli operatori e dei pazienti dell'Irccs e che ha richiesto una complessa attività di acquisizione e ristrutturazione con un investimento di oltre 3 milioni di euro per il Poliambulatorio (di cui 2,46 mln di finanziamento regionale) e 1,8 milioni per il Laboratorio. Dopo la presentazione del direttore generale del Burlo Garofolo, Stefano Dorbolò, sono intervenuti, fra gli altri il rettore dell'Università degli Studi di Trieste Roberto Di Lenarda, il segretario generale Fondazione CRTrieste Paolo Santangelo, Gianpaolo Crepaldi già Vescovo di Trieste e Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste. "Le criticità che viviamo sul nostro territorio - ha aggiunto Fedriga - sono più o meno le stesse che incontriamo nel resto del Paese e come Conferenza delle Regioni stiamo lavorando per dare risposte a quelle problematiche fra cui quelle relative al personale che va valorizzato. Dobbiamo poi eliminare i doppioni dei servizi perché diminuiscono l'attrattività del territorio e la casistica, aumentando in questo modo la pericolosità sanitaria per i cittadini: dove non c'è casistica crescono i rischi". "L'evoluzione del Burlo dimostra da un lato il sostegno della Regione che crede nell'istituto - ha indicato Riccardi - dall'altro la necessità di specializzare queste attività e consentire all'Ircss di esprimere e portare la sua esperienza all'interno del territorio regionale". Riccardi ha ricordato inoltre l'impegno nella realizzazione della nuova struttura a fianco del nuovo ospedale di Cattinara. "Questi investimenti, che potranno essere riconvertiti nel tempo, garantiscono al Burlo di non mettere in discussione i propri standard, ricordo che è un istituto scientifico sul quale c'è un'attenzione rigorosa da parte del ministero. L'inaugurazione odierna è una storia positiva, salutata con soddisfazione da tutti che ci consente di guardare ad un nuovo modello più attento al bisogno delle persone e alla velocità di come questo cambia; sono fiducioso che le scelte compiute e il percorso messo in piedi daranno i risultati auspicati e consentiranno anche al personale di lavorare con maggiore tranquillità". Il Poliambulatorio, che ospitava un asilo e uno studentato, fu acquisito dal Burlo il 31 marzo 2021 ed è stato oggetto di una complessa ristrutturazione edilizia che si inserisce in una più ampia operazione comprendente anche ulteriori due palazzine (ai civici 59 e 61) con una superficie totale di 3.500 metri quadri aggiuntivi su una superficie originaria dell'ospedale di 12.000 metri quadri. In particolare il Poliambulatorio, costituito da quattro piani più uno interrato per i vani tecnici, con un totale di 1.970 metri quadri, dopo la ristrutturazione avviata il 21 ottobre 2022 e completata il 18 settembre 2023, ha implementato la capacità di offerta del Burlo, in termini di spazi e di attrezzatura tecnologicamente molto avanzata per la diagnostica e il trattamento. Nel dettaglio, l'edificio ospita al piano terra la Fisioterapia con 3 box per trattamenti, un ambulatorio e una palestra oltre ai locali di supporto alla struttura quali spogliatoi e accettazione; al primo piano l'Odontoiatria pediatrica con otto poltrone, un ortopantomografo e i locali di supporto; al secondo piano l'Oculistica con tre ambulatori oltre ad un laboratorio, un ambulatorio dedicato alla fluorangiografia, due di semeiotica, altri due di ortottica e uno di fisiologia; al terzo piano l'Otorinolaringoiatria con un ambulatorio Orl, uno di audiologia e uno di vestibologia, due ambulatori con cabina silente, un ambulatorio per adattamento cocleare e uno di logopedia, la "stanza di Matilde" e la "stanza di Beatrice" per la diagnosi precoce, oltre ai locali di supporto. La ristrutturazione del fabbricato con il cambio di destinazione d'uso ha comportato un investimento strutturale di 2,46 milioni di euro finanziati dalla Regione. Per l'attrezzatura e il mobilio tecnico dei quattro piani del Poliambulatorio è stato necessario un investimento di ulteriori 589mila euro, in gran parte finanziato grazie al contributo di 400mila euro della Fondazione CRTrieste e a circa 30mila derivanti da una donazione privata in memoria di Maria Marcusa. Presso la sede originaria dell'Istituto è stato inoltre allestito un nuovo laboratorio di ricerca che ospita strumentazioni di avanguardia per migliorare ed espandere la sperimentazione in vari campi, dalla biologia molecolare, alla biologia cellulare, alla biochimica e all'analisi microscopica ad alta risoluzione (microscopio confocale) di campioni provenienti dai pazienti pediatrici e che ha comportato un investimento 1,8 milioni di euro finanziato con fondi ministeriali e con il generoso contributo dei cittadini tramite il 5x1000. ARC/LP/gg