La Giunta Regionale


22.01.2024 14:43

Welfare: Riccardi, Terzo settore cardine per metodo risposta a bisogni

L'assessore alla presentazione del bando della Fondazione Friuli
Udine, 22 gen - "In merito alla riprogrammazione del servizio sociosanitario c'è una discussione in corso anche sul metodo di lavoro che deve dare risposta ai bisogni crescenti di una società profondamente mutata: il mondo del Terzo settore è sostenuto oggi dalle istituzioni perché sprigiona energie straordinarie ed è un esempio forte che si fonda sul principio di sussidiarietà, un valore che dobbiamo recuperare".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi al termine della presentazione del nuovo "Bando welfare" da parte della Fondazione Friuli, con la collaborazione della Regione e il sostegno di Intesa Sanpaolo.
Il bando mette a disposizione 600mila euro per progetti di welfare di comunità e a sostegno di famiglie impegnate nella cura di minori, anziani e disabili. I progetti, della durata massima di un anno, potranno essere presentati entro i 29 febbraio da soggetti delle province di Udine e Pordenone, nell'ottica di nuove forme di alleanza tra pubblico e privato e tra profit e non profit.
Riccardi ha apprezzato i risultati del bando, rilevando come quest'ultimo non solo abbia ampliato significativamente il suo raggio d'azione, servendo un numero maggiore di beneficiari, ma abbia anche innovato il modo di rapportarsi con il welfare di comunità, "dimostrando concretamente come un approccio innovativo e cooperativo possa non solo rispondere alle esigenze immediate delle persone ma anche costruire le basi per un futuro più equo e inclusivo. Questo metodo di lavoro rappresenta un modello per altre iniziative regionali e nazionali, dimostrando che il vero cambiamento avviene quando le istituzioni lavorano assieme per il benessere collettivo".
Il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini - intervenuto assieme alla direttrice regionale Veneto est e Friuli Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo Francesca Nieddu - ha confermato come assieme alla Regione sia stato possibile sostenere attività che hanno puntato all'inserimento e all'inclusione attraverso sport, lavoro e scuola, ad acquisire dotazioni tecnologiche innovative, a rendere diffuso l'uso di moduli di sollievo per le famiglie.
I progetti sostenuti dal 2020 al 2022 hanno indirizzato gli sforzi nei confronti dei familiari caregiver e il numero di beneficiari è passato nel triennio da 110 a 230 per ogni progetto. Anche la partecipazione dei volontari è aumentata: mediamente sono stati 11 nel 2020 e 15 del 2022, ha spiegato il consulente scientifico Luca Bianchi, che ha illustrato anche i risultati finali della ricerca triennale svolta per conto dell'istituto Jacques Maritain su impatti e cambiamenti generati dalla Fondazione Friuli attraverso i finanziamenti del bando. ARC/EP/al