La Giunta Regionale


18.01.2024 17:10

Salute: Riccardi, cooperazione sociale 'terza via' strategica per Fvg

L'assessore in Commissione III del Consiglio regionale Trieste, 18 gen - "Credo che la cooperazione sociale possa, anzi, debba ricoprire un ruolo primario, oltre che strategico, in quella che è una delle linee di indirizzo di questa Amministrazione, ovvero lo sviluppo della collaborazione tra pubblico e privato al fine di dare le migliori risposte alle esigenze dei cittadini".
Lo ha detto oggi l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi in sede di Commissione III del Consiglio regionale dedicata all'audizione delle Organizzazioni di cooperazione sociale. Nel dettaglio sono intervenuti i rappresentanti di Agci Solidarietà Fvg, Confcooperative Federsolidarietà Fvg e Legacoopsociali.
Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, il sistema si trova di fronte a una serie di sfide molto impegnative, come ad esempio i processi che afferiscono all'integrazione socio sanitaria. "Il conseguimento di questo risultato - ha detto Riccardi - dipende anche da come sapremo valorizzare le opportunità che è in grado di offrire la cooperazione sociale, come 'terza via' tra il libero mercato e l'organizzazione pubblica delle Istituzioni".
Il ragionamento dell'assessore guarda oltre ai meccanismi relativi ai semplici affidamenti di servizi, puntando soprattutto al tema della coprogettazione: un terreno che vede da tempo la Regione aperta a questi percorsi che hanno al centro la partnership tra pubblico e privato, mettendo insieme tutte le forze - in termini di capitale umano, di competenze e di risorse - attraverso programmi di intervento condivisi.
Come ha osservato Riccardi, molti sono i settori a cui applicare questa strategia all'interno di un programma che mira al rafforzamento della coesione sociale con al centro, anche, la prosecuzione della revisione delle strutture residenziali per non autosufficienti.
Infine, in relazione alle condizioni di chi opera nella cooperazione sociale, l'assessore è stato chiaro parlando del fatto che il cosiddetto "lavoro sociale" debba diventare "lavoro", perché l'inserimento occupazionale "è fondamentale per dare l'opportunità alle persone di essere autonome e incluse nella società". ARC/GG/ma