La Giunta Regionale


10.01.2024 10:22

Disabilità: Riccardi, Legge 16 favorisce sport come benessere di vita

Ieri sera l'incontro a Udine con la neonata associazione Sportinclusion Fvg
Udine, 10 gen - "Abbracciando tutti gli ambiti e gli aspetti della vita della persona con disabilità, calandosi nella singolarità di ogni particolare caso e disegnando quindi su misura gli interventi, la Legge regionale 16 del 2022 sulla Disabilità interessa di conseguenza anche la pratica sportiva. La norma, innovativa e apripista a livello nazionale, prevede in questo specifico settore, tra gli altri aspetti, anche la possibilità di incrementare la pratica sportiva assieme alle persone cosiddette normodotate. Nel percorso di costruzione di questa pietra miliare, la Regione ha previsto una premialità, attraverso i bandi, per le realtà associative del settore che coinvolgono, nella fase di organizzazione degli eventi e nel loro svolgimento, le persone con disabilità e le loro famiglie".
Lo ha sottolineato l'assessore alla Disabilità e Politiche sociali del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che ieri sera, a Udine, nella sede di via Gemona della Fondazione Friuli, è intervenuto all'incontro "Le opportunità di intervento per le persone con disabilità. Il metodo 'budget di salute/di progetto: profili giuridici e aspetti organizzativi' della Legge regionale 16/2022", un momento di confronto organizzato da "Sportinclusion Fvg", una nuova associazione di promozione sociale che si è costituita nella nostra regione il 4 ottobre scorso e pone l'attenzione in particolare agli sport progettati ispirandosi ai principi del "design for all", ovvero del "progettare per tutti".
Il sodalizio, presieduto da Alberto Andriola, referente principale dello "Zio Pino Baskin Udine", riunisce le principali associazioni del Friuli Venezia Giulia che promuovono la pratica sportiva includendo nei propri percorsi attività per normodotati e, insieme, per persone con disabilità. Ha la finalità di promuovere una pratica sana e inclusiva dello sport; intende organizzare seminari e interventi formativi rivolti alle organizzazioni sportive sui temi dello sport e del sociale, creando una rete con gli istituti educativi di ogni ordine e grado, con le aziende sanitarie e il Terzo settore, con l'obiettivo di supportare l'inclusione nel mondo dello sport a 360 gradi.
Durante la serata è stata esaminata la parte della Legge 16 legata in particolare a questo campo della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
"Fare sport e favorire lo sport, non significa solo svolgere attività motoria: significa migliorare le condizioni di vita delle persone - ha sottolineato Riccardi -. Fondamentali l'azione, la sollecitazione, gli input che arrivano e che sono arrivati in questi anni dalle realtà che, 'dal basso', cercando una risposta a concrete esigenze di salute, hanno accelerato un processo per il riconoscimento di diritti fondamentali. Un iter che, diversamente, avrebbe raggiunto il suo traguardo in tempi molto più lunghi. Parlo del mondo che ruota attorno alle famiglie, composto da organizzazioni del Terzo settore, del volontariato, del sistema di cooperazione".
Nel suo intervento, l'esponente dell'Esecutivo ha poi ricordato come sia importante mantenere vivo il principio animatore di questo processo, che vede un approccio de-istituzionalizzato, in qualche modo autonomo dal mondo prettamente sanitario: "è in questo solco che si possono trovare le vere risposte alle esigenze di salute delle persone con disabilità - ha rimarcato Riccardi -. Abbiamo iniziato un cammino che ha abbattuto molti muri: resta ancora tanta strada da fare e intendiamo percorrerla, con questo fondamentale supporto legislativo, insieme alle realtà associative e di volontariato che hanno portato - già nei primi anni Novanta del secolo scorso -, a stendere una Legge, la 41 del 1996, fortemente innovativa, in tempi in cui alle persone con disabilità non veniva riconosciuto il diritto ai livelli essenziali di assistenza". ARC/PT/ma