La Giunta Regionale


06.12.2023 16:06

Consultori: Riccardi, nuovo assetto potenzia accessibilità e qualità

Trieste, 6 dic - "Chi governa una Regione come la nostra ha il compito di definire gli obiettivi di salute che evidentemente devono tendere sempre a migliorare. Quello dei professionisti del settore, che possono vantare competenze specifiche, è di prospettare le soluzioni più efficaci utilizzando tutti gli elementi oggettivi a loro disposizione. L'obiettivo generale resta sempre quello di potenziare i servizi rivolti ai cittadini, rispettando le proposte dei tecnici e gli standard stabiliti dal Governo. La riorganizzazione dei consultori familiari va proprio in questa direzione, razionalizzando l'attività, migliorando la qualità e potenziando gli orari di apertura e la possibilità di accedere a competenze multidisciplinari".

Lo afferma l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi che oggi ha partecipato alla seduta della III Commissione dedicata a questa riforma.

"La riorganizzazione dei consultori familiari, articolata sul territorio giuliano su tre sedi a Trieste e tre fra Carso e Muggia, non prevede alcuna riduzione di personale e l'attività erogata - spiega Riccardi - continua a essere connotata da una spiccata multidisciplinarietà. Con questa nuova impostazione non ci saranno più i presidi aperti ad ore in funzione della presenza di uno o due operatori".

"Avremo invece - aggiunge - dei servizi ad accesso diretto aperti a tutti almeno 10 ore al giorno con una modulazione oraria a scacchiera e senza vincolo di appartenenza a un determinato distretto. Strutture dotate inoltre di spazi adeguati e facilmente raggiungibili con i mezzi privati o con quelli del trasporto pubblico locale".

Nel corso della seduta è stato ricordato che il consultorio familiare è un servizio ad accesso diretto connotato da alta integrazione socio-sanitaria. L'attività è caratterizzata da un approccio multidisciplinare che guarda alla persona in modo olistico, nonché da una attenzione alla complessità dello stato di salute della popolazione, che si attua anche attraverso la qualità dell'accoglienza, dell'ascolto e della comunicazione.

Il passaggio dalle sette sedi attuali alle sei del nuovo assetto risponde inoltre alla necessità di riordinare l'area materno infantile di Asugi prevista dal decreto 105 del 7 febbraio scorso.

In coerenza con l'attuale riorganizzazione territoriale aziendale, regionale e nazionale, con questo provvedimento - è stato sottolineato -, sono state attivate due nuove strutture complesse - al posto delle quattro precedenti - sulla base di un principio di suddivisione per funzione e non più per zona della città, superando così una evidente frammentazione. La Sc Salute della donna dell'età evolutiva e della famiglia accoglie infatti le funzioni attribuite al consultorio dalla normativa vigente, garantendo assistenza sociosanitaria ai minori, alle donne, alle coppie e alle famiglie.

In base al nuovo assetto i sei consultori saranno operativi, in città, nelle sedi di via Stock 2, di via Valmaura 59 e in quella di via Sai 7 (quest'ultima dedicata in particolare al Nucleo funzionale territoriale maltrattamento e abuso - Nft), mentre sul Carso nelle strutture di Aurisina 108/D a Duino Aurisina e di Dolina 270 a San Dorligo della Valle e a Muggia in quella di via Battisti 6.

"Grazie a questa impostazione - rimarca Riccardi - possiamo garantire un aumento delle possibilità di accesso a questo servizio. Viene estesa infatti la fascia oraria pomeridiana con l'ampliamento dell'orario di apertura al pubblico ad accesso diretto e su appuntamento".

"Viene garantita inoltre la copresenza di un maggior numero di operatori che finisce per rinforzare il lavoro multidisciplinare e il potenziamento delle attività domiciliari di prossimità. Allo stesso tempo - aggiunge - cresce l'offerta rivolta ai giovani e viene riconosciuto il principio fondamentale di autonomia e diritto di scelta e superamento del precedente modello della cosiddetta distrettualizzazione".

"Possiamo infine rendere concreta l'integrazione in rete di questi servizi con gli altri territoriali dato che - conclude Riccardi - cinque sedi su sei saranno operative all'interno o vicino a future Case di comunità". ARC/TOF/pph