La Giunta Regionale


06.11.2023 16:13

Prot. civile: Riccardi, meteo avverso, violento e ravvicinato

Questa mattina il sopralluogo sul lungomare di Barcola a Trieste Trieste, 6 nov - "Quello che ci troviamo ad affrontare oggi, con tutta la sua evidenza, è un mutamento climatico caratterizzato da eventi violenti sempre più ravvicinati. Dal mese di luglio il territorio della nostra regione è stato più volte colpito in maniera importante da ondate meteo avverse che ci hanno visto impegnati costantemente in attività di messa in sicurezza delle comunità e del territorio". Lo ha rilevato oggi l'assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, che ha eseguito un sopralluogo lungo nella pineta di Barcola e sul lungomare, a Trieste, insieme al sindaco Roberto Dipiazza e al direttore centrale della Protezione civile regionale Amedeo Aristei. L'area è stata gravemente danneggiata dalla mareggiata dei giorni scorsi. "La forza delle acque ha compromesso parte del lungomare con erosioni importanti nella parte della passeggiata - ha detto Riccardi che in questi giorni ha monitorato costantemente l'evoluzione delle condizioni meteo con sopralluoghi nelle zone più colpite e dalla sala operativa regionale della Protezione civile -. È evidente che non potremo intervenire con l'ordinario per rimediare a questo tipo di danno, particolarmente ingente". "Il primo passo da fare sarà quello della conta dei danni, che riceveremo dai Comuni colpiti - ha spiegato l'assessore Riccardi -. Sarà necessario capire di che danni si tratta, che tipologia di intervento è necessario eseguire per rimediarvi, quali le competenze e quali i poteri. E quali le disponibilità finanziarie. La conta dei danni sarà portata all'evidenza dal Dipartimento nazionale di Protezione civile per una eventuale dichiarazione di Stato di calamità". "Gli interventi eseguiti dalla Regione per la tutela della comunità, per la salvaguardia della sua incolumità e per la tutela del territorio, hanno fatto sì che queste giornate di intenso maltempo causassero danni certamente importanti ma comunque limitati: investire sulla sicurezza del territorio ha evitato l'esondazione dei fiumi principali, come ad esempio l'Isonzo, e un ripristino delle condizioni più critiche in tempi molto brevi. Molte restano le situazioni da risolvere, partendo da Mortegliano per arrivare fino ai recenti smottamenti nelle Alpi e nelle Prealpi". ARC/PT/ma